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La lettera

Nuova San Pellegrino, il sindaco: “La valle sta morendo, ora la tramvia non è certo la soluzione”

Vittorio Milesi all'architetto Sonzogni: "Servono risposte concrete a temi come lavoro e viabilità. Ipocrita sostenere che la speranza di futuro sia una tramvia ancora senza un progetto e priva delle risorse necessarie"

Dopo il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti, anche il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi, interviene sul discusso tema dell’ampliamento dell’omonima azienda. Lo fa attraverso una lettera indirizzata ai vertici di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Comunità Montana Valle Brembana.

Con riferimento alle osservazioni presentate il 30 giugno scorso dall’architetto Felice Sonzogni riguardo al progetto presentato dalla Sanpellegrino Spa (leggi qui) relativo alla costruzione di un parcheggio multipiano con annessi collegamenti viabilistici nel territorio del Comune di Zogno, sento il dovere di formulare alcune considerazioni in merito ai rilievi avanzati e alla singolare posizione assunta dall’ex-Assessore al Territorio e Infrastrutture della Provincia di Bergamo.

Mi auguro non sfugga a nessuno la straordinaria importanza su più versanti dell’iniziativa avviata dalla Sanpellegrino Spa che porterà ad un investimento complessivo sui
territori dei Comuni di Zogno e San Pellegrino Terme di circa 90 milioni di euro per il miglioramento della logistica, l’aumento della capacità produttiva e il completo restyling dello stabilimento.

Mi limito a citarne due elementi che mi paiono riconoscibili anche dai ciechi e dai sordi: la conferma della centralità dello stabilimento di San Pellegrino Terme nel panorama degli stabilimenti del Gruppo Nestlè in Italia che sul versante del lavoro consente di guardare al futuro con maggior fiducia, quantomeno in un’ottica di salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e un contributo forte e nuovo per la promozione e lo sviluppo turistico attraverso la valorizzazione della risorsa del territorio maggiormente conosciuta a livello mondiale. Obiettivi ben illustrati dallo stesso Presidente e AD del Gruppo Sanpellegrino dott. Stefano Agostini all’atto della presentazione dell’iniziativa: “questo progetto è molto importante per il nostro gruppo, che vuole porre sempre più attenzione non solo al prodotto ma anche al territorio di origine. Vogliamo che il mondo ci venga a trovare proprio dove viene imbottigliata la nostra acqua”.

Le osservazioni alla proposta progettuale presentata dalla Sanpellegrino Spa da parte dell’arch. Sonzogni, si ritiene siano state attentamente considerate dal Comune di Zogno nell’esame della progettazione presentata e trovino una loro puntuale risposta nello studio elaborato da ETS Spa e richiamato negli scorsi giorni dal vicesindaco Giampaolo Pesenti, dal quale emerge la fattibilità della tramvia nel tratto interessato dall’intervento della Sanpellegrino Spa, l’unico peraltro tratto della tramvia al momento concretamente progettato.

Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino

(il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi)

Al riguardo, mi sia consentito di sottolineare che ciò che desta maggiore perplessità e meraviglia, è che l’arch. Sonzogni dopo aver ricoperto il ruolo di Assessore Provinciale al Territorio e Infrastrutture della Provincia di Bergamo dal 1999 al 2009, non si senta minimamente responsabile della mancata salvaguardia dell’integrità dei sedimi delle ex ferrovie delle Valli Brembana e Seriana che è rientrata per tanti anni, soltanto a parole, tra gli obiettivi del suo Assessorato del tempo e chieda oggi con un’insistenza quantomeno sospetta ad altri di farsi carico di quest’attenzione per la conservazione del sedime ferroviario ovviamente per un futuro che resta completamente indefinito.

Ci pare, peraltro, che la Sanpellegrino Spa, contrariamente a quanto si sostiene, abbia sempre manifestato la disponibilità a prendere in considerazione il trasporto su ferro dei suoi prodotti chiedendo come condizione per una valutazione concreta delle proposte, una cosa ovvia e persino banale e cioè che ci fossero dei tempi certi nell’attuazione dei progetti e non soltanto chiacchiere che pur periodicamente riproposte in dibattiti e discorsi accattivanti e suggestivi non hanno mai portato a nulla di serio e di concreto.

Come Sindaco di San Pellegrino Terme voglio dire con forza e se mi è consentito, anche con rabbia, che la Valle Brembana sta morendo perché il futuro non si costruisce, come vorrebbero i Sonzogni di turno, sulla magia delle parole che alimentano illusioni e sogni a buon mercato, ma cercando di dare risposte concrete ai problemi, primi fra tutti quelli del lavoro e della viabilità. E allora penso che se qualcuno avesse venduto in questi anni meno chiacchiere (tra i primi certo l’arch. Sonzogni) e si fosse preoccupato un po’ di più delle cose concrete a partire dalla viabilità, noi avremmo oggi la variante di Zogno e la tangenziale sud di Bergamo completate e con esse, per limitarmi alle sole cose di San Pellegrino Terme ma che qualche riflesso anche sul resto della Valle Brembana certo producono, visti realizzati il centro commerciale e l’Albergo delle Terme da parte del Gruppo Percassi (100 milioni di investimento) e la stessa iniziativa della Sanpellegrino Spa, con benefici enormi sul versante dell’occupazione e del turismo per l’intera Valle. Così non è e la situazione della viabilità nella sua permanente tragica drammaticità, oltre ad essere la prima ragione dello spopolamento della Valle Brembana, ha consentito ieri, consente oggi e potrebbe consentire domani alle Aziende e alle realtà imprenditoriali ancora presenti nella nostra Valle di operare qualsiasi tipo di scelta, sul presupposto, vero o presunto, di una condizione della mobilità insostenibile (ricordiamo per tutte la scelta della Brembo Spa
nel 2005 di lasciare San Giovanni Bianco e la Valle Brembana, seguita da numerose altre Aziende del territorio!).

C’è purtroppo invece sempre chi è pronto a dire di no a qualsiasi iniziativa, nascondendosi dietro l’astuzia e la suggestione degli slogan e delle parole magiche e sfruttando le infinite possibilità che leggi assurde e iter burocratici farraginosi consentono, per rallentare, boicottare, bloccare e scoraggiare la realizzazione di qualsiasi opera e investimento, anche quando questo provoca danni evidenti, gravi e irreparabili alla comunità vallare nel suo complesso.

Ci auguriamo che non sia così anche per l’iniziativa avviata dalla Sanpellegrino Spa e cogliamo l’occasione per esprimere il sincero ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Zogno nelle persone del Sindaco Giuliano Ghisalberti e del Vicesindaco Giampaolo Pesenti che in questi anni hanno concretamente operato per consentire lo sviluppo e il rafforzamento di alcune importanti aziende della realtà zognese con positivi riflessi che devono essere sottolineati e riconosciuti, sul versante occupazionale per tutta la Valle Brembana.

All’arch. Sonzogni che dimenticando le sue precise responsabilità in merito alla mancata realizzazione delle opere di viabilità/tramvia, insiste in una polemica pretestuosa,
permettendosi di bollare come “pura ipocrisia” la scelta motivata del “si” al progetto Sanpellegrino, vogliamo infine dire con franchezza che di fronte ad una Valle che si spopola e che sta morendo, l’ipocrisia e l’inganno più grandi che si possono consumare sono proprio nel sostenere che la speranza di futuro per la Valle Brembana possa essere riposta in una tramvia ancora senza un progetto degno di questo nome e conseguentemente priva delle risorse che ne rendono possibile la realizzazione.

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