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L'architetto sonzogni

Nuova Sanpellegrino, osservazioni entro lunedì: “Così tramvia penalizzata”

Sulla proposta progettuale definitiva di variante al Pgt per l'ampliamento dello stabilimento della Sanpellegrino è già intervenuto l'ex assessore provinciale che ne ha evidenziato alcuni limiti e pericoli.

C’è tempo fino a lunedì 9 luglio per presentare al Comune di Zogno le osservazioni alla proposta progettuale definitiva di variante al Pgt per l’ampliamento dello stabilimento della Sanpellegrino.

A fine gennaio l’amministrazione guidata da Giuliano Ghisalberti aveva pubblicato il bando per la vendita di 7.600 metri quadrati funzionali al progetto, con base d’asta fissata a 415mila euro: il progetto prevede la costruzione di un ponte che collegherà lo stabilimento alla variante di Zogno e di un parcheggio multipiano destinato ai mezzi pesanti mentre in una seconda fase, fissata nel 2019, sarà il turno di uffici e del S. Pellegrino Experience Lab.

Tra le osservazioni già pervenute al Comune di Zogno c’è anche quella dell’architetto Felice Sonzogni, ex assessore provinciale al Territorio e Infrastrutture, che pur ritenendo l’intervento positivo per le prospettive produttive e occupazionali evidenzia le implicazioni territoriali, ambientali e infrastrutturali, che si andranno a determinare, sottolinea come lo stesso determinerà una profonda trasformazione dei luoghi e del territorio e che quindi necessita di una valutazione molto attenta per non condizionare negativamente il futuro della valle Brembana.

Due i problemi che, secondo l’architetto Sonzogni, potrebbero presentarsi qualora il progetto dovesse proseguire senza alcuna modifica.

Il primo l’insufficienza degli spazi che metterebbe a rischio la fattibilità della pista ciclabile, percorso pedonale e la sede ferro-tramviaria.

Il secondo è proprio legato al progetto dell’estensione tramviaria fino a San Pellegrino Terme.

La proposta di Sonzogni prevede l’elaborazione e definizione del progetto tramviario sino a San Pellegrino Terme, coordinato al progetto su entrambe le fasce spondali del Brembo, delle piste ciclabili e pedonali e un necessario adeguamento delle previsioni urbanistiche contenute nel Ptcp della Provincia, dei Pgt di Zogno e San Pellegrino Terme che oggi sono tra loro inconciliabili.

Infine anche una definizione di una modalità di governo coordinato per la gestione dei sedimi che devono rimanere disponibili per un sistema ferro-tramviario o di mobilità integrativa.

Sullo specifico del progetto e dello sviluppo della Sanpellegrino Spa, l’ex assessore provinciale propone di verificare lo spazio per la fruizione delle sponde fluviali, per le sedi delle piste ciclabili, pedonali e ferro-tramviario con un eventuale arretramento dell’edificio; verificare la valutazione definitiva di Sanpellegrino Spa sulle prospettive di utilizzo del sistema ferro-tramviario per il trasporto delle merci; valutare il transito veicolare pubblico sul nuovo ponte e di riportare la previsione del sedime della tramvia sul sedime storico.

Giovedì 12 luglio, alle 10, è previsto l’ultimo incontro nel quale verrà presentato il piano al netto delle osservazioni che saranno pervenute entro l’inizio della settimana.

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