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Bergamo

Stadio: il Consiglio s’infiamma sul calo dei parcheggi, contrarie le minoranze

Questo l'esito del voto finale che ha visto il via libera al piano: favorevole il centrosinistra, astenuti Leu e Fratelli d’Italia, contrari Lega, Forza Italia e 5 stelle.

La ristrutturazione dello Stadio “Azzurri d’Italia” infiamma gli animi al consiglio comunale di Bergamo di giovedì 21 giugno e le minoranze annunciano voto contrario, soprattutto per il calo dei posti macchina. Questo l’esito del voto finale che ha visto il via libera al piano: favorevole il centrosinistra, astenuti Leu e Fratelli d’Italia, contrari Lega, Forza Italia e 5 Stelle.

Al centro della seduta l’approvazione dell’adozione del piano attuativo riguardante la struttura ceduta all’Atalanta e che coinvolge anche la riqualificazione della zona della Conca Fiorita. “Una adozione che arriva dopo un lungo percorso amministrativo che ha richiesto fatica e grande impegno e che porta a una riqualificazione e valorizza la città, oltre a trovar un equilibrio e una soluzione ad alcune problematicità – spiega l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini –. Si ottiene un nuovo impianto sportivo, che rispetta le normative per i posti a sedere, che dà miglior visibilità al Lazzaretto e che riduce l’impatto dei fari sul quartiere. È prevista l’alienazione di un’area di 4000 metri quadrati riconosciuti all’Atalanta, duemila dei quali a uso commerciale, altri duemila a uso terziario sportivo, creando così attività commerciali di vicinato sia lungo Viale Giulio Cesare che Piazzale Goisis, che verrà liberato dalle auto. La grande novità sarà il parcheggio sotterraneo posto al di sotto di Piazzale Goisis con 185 posti dedicati ad area pubblica e 87 utilizzati per impianto sportivo e servizi commerciali. Con questa proposta si creerà uno spazio pubblico utilizzabile per dare centralità al quartiere, oltre che ad eliminare un problema quale quello dell’uso del Lazzaretto. Con questa operazione il Comune otterrà oneri per un quantitativo di 3 milioni di euro, che effettivamente salgono a 4,2 milioni effettivamente secondo il piano ad opere a scorporo, ottenendo in totale un quantitativo economico di circa 15 milioni di euro”.

Oltre al piano attuativo nel corso della seduta si sono presentati anche gli interventi riguardanti la viabilità dell’area, come ha illustrato l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni: “La scelta di tenere lo stadio crea due scenari, uno riguardante l’utilizzo durante gli eventi sportivi ed uno nella quotidianità: sul primo aspetto non sono presenti scelte legate solo legate al piano attuativo, ma ve ne sono anche ulteriori, come la creazione di una seconda tranvia in zona oppure creazione parcheggi nelle vicine ex area OTE e nell’area Reggiani, mentre per il secondo occorreva trovare una soluzione per mantenere lo stadio nella zona centrale, con un equilibrio fra spazi verdi, spazi idrici e sosta con richieste di posti particolari. Sui parcheggi la perdita di 30 posti circa sarà una riduzione poco rilevante rispetto a quanto al risultato ottenuto, mentre per la gestione lasciamo all’amministrazione che verrà un piano economico flessibile e sostenibile e che vedrà in seguito quale indirizzo prendere per la gestione”.

Critiche le opposizioni su diversi aspetti, come sull’ambito parcheggi come sottolinea la consigliera della Lega Luisa Pecce: Riducendo i posti auto, si va a peggiorare una situazione già difficile. Inoltre, installando nuove attività commerciale, l’area verrà resa ancor più appetibile, situazione che dilaterà il disagio. La proposta è quindi quella di inserire alcuni posti nei pressi del Lazzaretto, tenendo presente che tutti vorrebbero liberare la visuale del monumento, ma facendo i conti con la realtà. Questo tema è stato condiviso da circa 500 abitanti del quartiere che hanno firmato la proposta in un mesetto e che già oggi soffrono della presenza di sosta selvaggia nelle vie di Conca Fiorita. In seconda battuta, andandosi a creare un parcheggio sotterraneo, voluto da privati su suolo pubblico e poi adibito ad uso pubblico, occorrerà che vi sia un controllo notturno affinché si evitino situazioni pericolose. Ciò che si chiede all’amministrazione è di segnare una linea guida sulla possibilità di una guardiola a controllo del parcheggio”.

nuovo stadio bergamo

Sul parcheggio perplesso anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Tremaglia, che si concentra sulla gestione della struttura: “ Trattandosi di un parcheggio sotterraneo, la linea che pare venga seguita è quella di creare un servizio a pagamento, per quanto i prezzi possano esser calmierati. In tal caso ci troveremmo di fronte ad una notevole perdita di posti auto liberi e ciò non troverebbe il mio appoggio, al contrario vi sarebbe nel caso l’amministrazione opterebbe per parcheggi gratuiti. L’opera partirà con un anno di ritardo e ciò peserà in quanto la città vede la perdita di un anno molto utile”.

Si è concentrato invece sulla questione mantenimento della posizione dello stadio il consigliere Gianfranco Ceci (Forza Italia): “Dal punto di vista urbanistico questo rimane sempre uno stadio posto in un’area semi–centrale della città. Bisogna quindi ricordare che se uno stadio passa dalla proprietà pubblica a quella privata, da lì non ci si può più muovere in caso di problemi problemi, poiché la posizione diviene praticamente bloccata. Tutto ciò diventa per la città un incastro irrisolvibile per la città, un progetto che nel caso fosse proposto ad un esame di urbanistica vedrebbe la bocciatura del candidato, in quanto si profilerebbe una soluzione con numerosi problemi. Inoltre uno stadio in mezzo alla è un errore per sicurezza visto che attualmente l’applicazione della zona traffico limitato è un colabrodo. Una struttura che presenta paratie alte venti metri rappresenterà un sarcofago in mezzo al quartiere, nonostante ciò il progetto è un capolavoro”.

“La città di Bergamo non è un garage, ma un qualcosa di più particolare e complesso – ha risposto l’assessore Valesini -. Questa non è una soluzione di ripiego, quanto la soluzione che permetterà di chiudere il libro dei sogni che per trent’anni ha visto proposte immobiliari impossibili da sostenere”.

Il sindaco Giorgio Gori ha invece rimarcato come: “Sarà difficile che tifosi  cittadini capiscano la scelta di votare contro a questo progetto da parte di alcuni partiti soltanto per via della riduzione di trenta posti auto”.

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