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L'indagine

Natività di Caravaggio, la mafia dietro il furto del celebre dipinto

La conclusione della Commissione antimafia, attraverso una relazione firmata dalla presidente Rosy Bindi. I risultati alla Magistratura

Non solo stragi, non solo delitti. Ci sarebbe stata Cosa nostra dietro al furto della Natività del Caravaggio, il celebre dipinto trafugato dall’oratorio di San Lorenzo di Palermo nel 1969. Il capolavoro del Seicento dominava la parete sopra l’altare maggiore dove ora una copia della tela ricorda la sfregio recato al patrimonio artistico della città.

Dell’originale si sono perse le tracce. Si pensava che fosse stato distrutto e invece è finito forse in Svizzera per essere tagliato a pezzi venduti sul mercato clandestino dell’arte. Almeno, secondo la conclusione alla quale è arrivata la Commissione antimafia, attraverso una relazione firmata dalla presidente Rosy Bindi che utilizza il contributo di vari collaboratori ma soprattutto del pentito Gaetano Grado.

I risultati dell’indagine, dice Rosy Bindi, sono stati trasmessi alla procura della Repubblica di Palermo perché “la magistratura competente possa sviluppare la pista investigativa che porta alla mafia”.

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