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La star

Il rapper Gemitaiz a “Le Due Torri” presenta il suo ultimo album

L'artista ha autografato le copie dell’album “Davide”, il suo ultimo lavoro in cima alle classifiche di vendita

È arrivato puntuale, con i suoi tatuaggi e la voglia di incontrare il pubblico accorso all’instore organizzato da MediaWorld a “Le Due Torri” di Stezzano. Gemitaiz ha autografato le copie dell’album “Davide”, il suo ultimo lavoro in cima alle classifiche di vendita nonostante, secondo quanto affermato dal rapper romano, sia un album diverso, che si discosta dai classici temi cari al genere musicale.

Non parla di successo, di donne, di soldi come si fa nella trap. È un disco che parla di Davide ed è proprio per questo che si intitola con il nome di battesimo dell’artista.

“Io scrivo tantissimo, tutti i giorni, sul divano di casa mia, in solitudine. E quando scrivo qualcosa che mi piace particolarmente decido di far diventare quel testo una canzone”, spiega Gemitaiz. L’ispirazione la prende dalla musica, che ascolta in abbondanza, dai film, dai libri, dal mondo esterno. I concetti poi li rielabora secondo il suo io, la sua sensibilità.

Gemitaiz

Di grande ispirazione è sicuramente la copertina del suo cd, dove Gemitaiz è ritratto mentre sta bruciando. “Un anno e mezzo fa ho visto una fotografia che mi ha molto colpito. Era qualcosa di surreale, c’era un uomo che bruciava in mezzo al mare. Così, quando è stato il momento di decidere l’immagine per la copertina dell’album, mi è tornata in mente quella foto. Ho chiamato il fotografo Shampoo e gli ho detto: “Voglio andare a fuoco. Dopo tre ore mi ha richiamato e mi ha detto che si poteva fare”.

Così Gemitaiz si è lasciato guidare da un gruppo di stuntman, ha indossato un doppio strato di abiti e, sotto, una tuta ignifuga. I vestiti sono stati poi cosparsi con un gel apposito e gli è stato dato fuoco. Il risultato è un’immagine davvero ad effetto, che Davide De Luca ha voluto paragonare ad un martirio, il suo, “perché uscire di questi tempi con un album come il mio è andare al martirio”.

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