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Ambiente

Inquinamento di falda nell’insediamento Flamma Spa, presentato esposto in Procura

I candidati regionali per il M5S della provincia di Cremona hanno presentato un esposto in Procura.

I candidati regionali per il M5S della provincia di Cremona Federico Balestreri, Marco Degli Angeli, Anna Sari e Federica Zana, in una nota scrivono che “In merito alla vicenda dell’inquinamento di falda presente nell’insediamento Flamma Spa nel Comune di Isso, in provincia di Bergamo, facciamo notare che il campionamento di Arpa eseguito il 26 giugno 2017, sulle acque di falda prelevate dal piezometro PZ5, ha dimostrato superamento delle CSC per Benzene, Toluene, Idrocarburi Totali, MTBE, ETBE, THF e Diclorometano. Successivamente la Provincia di Cremona è stata informata dell’inquinamento da Arpa il primo agosto 2017. Tra il prelievo ed il risultato analitico comunicato, sono trascorsi pertanto già nella prima fase oltre 30 giorni. Questo periodo di tempo non è giustificabile dalla tempistica tecnica richiesta dalle analisi stesse. Per il Benzene a titolo esemplificativo, con il metodo basato sulla tecnica dello spazio di testa statico con Spettrometro di massa (metodo più utilizzato), viene raccomandato di eseguire l’analisi entro le prime 48 ore dal prelievo”.

Successivamente Arpa ha comunicato alla Provincia di Cremona l’elevata criticità ambientale delle acque di falda dopo ulteriori 30 giorni il 4 settembre 2017 sottolineando di “avviare con tempestività le misure di sicurezza al fine di contenere la contaminazione”.

La Provincia ha poi avvisato i Comuni interessati (Castelgabbiano, Camisano, Casale Cremasco-Vidolasco) solamente in data 22 settembre 2017. I pozzi situati nella Provincia di Cremona nei Comuni di Castelgabbiano e Camisano, su cui monitorare il Plume Inquinante, sono stati in seguito individuati, a nostro avviso con ingiustificato ulteriore ritardo, solamente il 7 dicembre 2017. Infine i campionamenti di controllo nei pozzi situati nei Comuni di Castelgabbiano e Camisano sono stati eseguiti il 29 gennaio 2018 a distanza di ben 7 mesi dall’accertamento della contaminazione. Le analisi eseguite in tale data hanno mostrato concentrazioni di Triclorometano e Tetracloroetilene più che raddoppiate rispetto ai limiti di legge per la tutela della Salute Umana. Le sostanze in predicato sono sostanze cancerogene e mutagene secondo la classificazione IARC, pertanto estremamente pericolose. Le acque emunte da tali pozzi anche se utilizzate al solo uso irriguo delle colture (ma anche sembrerebbe all’abbeveramento del bestiame), rappresentano una grave minaccia per l’Ambiente e la Salute Umana essendo bio-accumulabili negli organismi viventi. L’essere umano, al vertice della catena alimentare è pertanto il bersaglio finale di tali sostanze.

L’aspetto ancora più grave della vicenda è che TCM e TCE non risultano utilizzate nei processi produttivi della Flamma Spa.

“L’Azienda a quanto si apprende – scrivono i tre candidati del Movimento 5 Stelle – aveva già denunciato alle autorità competenti la presenza di tali sostanze nel suo insediamento già dal 2014, come soggetto non responsabile. È fondamentale che gli organi preposti si attivino immediatamente per individuare la sorgente inquinante, fonte di tali sostanze indesiderate. Dal punto di vista della prevenzione primaria, non è assolutamente accettabile che gli Enti e le Istituzioni preposte alla tutela ambientale ed alla Salute dei cittadini agiscano con un così grave ritardo nella verifica di situazioni a rischio. Ritardo che non ha altra giustificazione, se non gravi carenze di comunicazione e di coordinamento tra le realtà Istituzionali preposte alla tutela della salute dei cittadini. Il M5S della Provincia di Cremona ha presentato pertanto un esposto alla Procura della Repubblica di Cremona per l’accertamento delle responsabilità”.

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