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I dati

Parole Ostili: il 58% dei giovani non difende le vittime d’odio sul Web

Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “EU Kids Online per MIUR e Parole O_Stili” su rischi e opportunità di Internet per bambini e ragazzi

Aumenta la percentuale di ragazze e ragazzi che vivono esperienze negative navigando in Internet: erano il 6% nel 2010, sono diventati il 13% nel 2017. Il 31% degli 11-17enni dichiara di aver visto online messaggi d’odio o commenti offensivi rivolti a singoli individui o gruppi di persone, attaccati per il colore della pelle, la nazionalità o la religione. Di fronte all’hate speech il sentimento più diffuso è la tristezza (52%), seguita da rabbia (36%), disprezzo (35%), vergogna (20%). Ma nel 58% dei casi gli intervistati ammettono di non aver fatto nulla per difendere le vittime. Il 42%, comunque, ha cercato di aiutare la vittima. Sono poi il 6% le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi di 9-17 anni che sono stati vittime di cyberbullismo nell’ultimo anno, il 19% quelli che vi hanno assistito. In questo caso i ragazzi si dividono equamente fra quanti hanno cercato di aiutare la vittima (49%) e quanti non hanno fatto nulla (50%). Aumenta l’esposizione a siti o blog con discussioni legate a contenuti negativi razzisti e discriminatori (33% degli intervistati).

Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “EU Kids Online per MIUR e Parole O_Stili” su rischi e opportunità di Internet per bambini e ragazzi, condotta dall’OssCom (Centro di ricerca sui media e la comunicazione) dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’ATS Parole Ostili (formata da Associazione Parole O_Stili, Università Cattolica e Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo). L’indagine è stata presentata a Roma in occasione dell’evento “Crea, connetti e condividi il rispetto: un’Internet migliore comincia con te”, organizzato dal MIUR per lanciare il programma di iniziative sulla navigazione sicura e responsabile in Rete previsto nella prima settimana di febbraio. Data centrale sarà quella del 6 febbraio: a Roma, al teatro Brancaccio, si celebrerà il Safer Internet Day 2018, la Giornata internazionale dedicata alla navigazione sicura in Rete e alle opportunità che questa può offrire alle ragazze e ai ragazzi. L’evento è organizzato in Italia dal Consorzio Generazioni Connesse, attivato per promuovere un corretto uso della Rete e contrastare il cyberbullismo e coordinato dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del MIUR. A Roma saranno presenti 700 studentesse e studenti. Tutte le scuole sono state invitate a organizzare eventi, attività di formazione e informazione destinate agli alunni e alle famiglie. Il 6 febbraio, in concomitanza con il Safer Internet Day si terrà anche la seconda edizione della Giornata nazionale “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”.

parole ostili

Lo smartphone è il principale strumento con cui ragazze e ragazzi accedono a Internet: è usato quotidianamente per andare online dal 97% dei 15-17enni e dal 51% dei bambini di 9-10 anni. Se l’88% dei ragazzi italiani usa Internet a casa ogni giorno, il 44% lo usa quotidianamente quando è fuori per recarsi da qualche parte (per strada, sui mezzi pubblici, etc.) e il 42% mentre è fuori per conto proprio. Fra gli adolescenti di 15-17 anni, la percentuale di chi usa tutti i giorni Internet quando è fuori casa sale al 74%. Cresce anche il numero di ragazzi di 9-17 anni che usa Internet tutti i giorni a scuola (26%), soprattutto fra gli adolescenti di 15-17 anni (49%). Le attività online più diffuse sono quelle relative alla comunicazione e all’intrattenimento: il 77% delle ragazze e dei ragazzi di 9-17 anni usa internet tutti i giorni per comunicare con amici e familiari, poco più della metà guarda video online e visita quotidianamente il proprio profilo sui social media. Il 37% usa Internet quotidianamente per fare i compiti a casa.

“Nella convinzione del fondamentale ruolo svolto dai docenti nell’educazione dei giovani ad un uso consapevole e rispettoso del web, si è voluto organizzare per loro, in Università Cattolica, il prossimo 9 febbraio, “Parole a scuola”, una giornata di confronto su queste tematiche. L’iniziativa rientra a pieno titolo nell’attività di Terza Missione sociale dell’Ateneo, essendo volta a favorire l’applicazione della conoscenza per contribuire al miglioramento del tessuto sociale del nostro Paese”, dichiara Antonella Sciarrone Alibrandi, Prorettore vicario dell’Università Cattolica.

 

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