Giovani e meno giovani, signore in pelliccia, bambini: alcuni cittadini di Bergamo si sono ritrovati sabato 20 gennaio di buon’ora davanti ai cancelli del cantiere per il parcheggio di via Fara, sulle mura Venete di Bergamo Alta.
L’ennesima manifestazione di protesta per contestare la scelta dell’amministrazione comunale di non recedere dal progetto ereditato dalle scorse giunte, bensì di dargli nuovo impulso raddoppiandone pure il bilancio.
Diversi residenti di Bergamo Alta hanno da poco scoperto che la nuova tassa comunale per la sosta dei mezzi privati sarà incassata dalla ditta privata incaricata di edificare i nove piani dell’opera. Una tassa pagata dai residenti utilizzata per favorire la sosta dei visitatori.
L’informazione, evinta dal Piano Economico dell’opera, è stata rivelata nei giorni scorsi da una lettera scritta dal comitato NoParkingFara e apposta sui parabrezza delle auto. Grande polemica è scoppiata in rete dopo che il comitato stesso ha accusato un consigliere comunale di aver nottetempo sottratto le lettere per non diffondere la notizia.
Con questo presidio, i contrari al progetto hanno, almeno per un giorno, rallentato i lavori di un’opera enormemente contestata dai cittadini da mesi.
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