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Economia

Pmi Day, 5.000 studenti bergamaschi a scuola in 97 aziende

Il Pmi Day (il giorno della piccola e media impresa) taglia il nastro dell'ottava edizione con un risultato di tutto rispetto. Secondo gli ultimi dati, la provincia di Bergamo sarebbe in testa alla classifica che vede gli studenti scegliere un istituto o un percorso tecnico a scuola.

Il Pmi Day (il giorno della piccola e media impresa) taglia il nastro dell’ottava edizione con un risultato di tutto rispetto. Secondo gli ultimi dati, in provincia di Bergamo la scelta verso istituti tecnici sarebbe in controtendenza con il dato nazionale.

scuola

Un risultato frutto di una stretta collaborazione, di una serie di sinergie che hanno blindato il patto scuola e impresa. Il Pmi Day, BergamaScienza, Industriamoci sono solamente alcune delle iniziative che fanno da collante tra il mondo dell’istruzione e le aziende in terra orobica. L’8ª edizione del Pmi Day, iniziativa proposta dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo nell’ambito della “Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese” di Confindustria, vede protagoniste 97 aziende bergamasche, produttive e di servizi, che si preparano ad aprire la porte dei loro stabilimenti e uffici per accogliere i ragazzi delle scuole secondarie di I grado del territorio.

“La maggior parte delle visite si concentrerà nella mattinata del 17 novembre, ma gli incontri si svolgeranno anche in date vicine – afferma Aniello Aliberti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo –. In totale saranno coinvolti circa 5.000 gli studenti provenienti da 70 scuole, che avranno la possibilità di conoscere le principali attività produttive e di servizi del territorio e i profili professionali maggiormente richiesti”.

“È un’occasione per favorire nei più giovani la conoscenza della cultura d’impresa e contribuire ad orientare le future scelte scolastiche verso indirizzi tecnico-scientifici, richiesti fortemente dal territorio” aggiunge Chiara Traversi, vice presidente delegata al progetto.

Che Bergamo svetti su questa iniziativa non è un mistero. Basta confrontare i dati. Se a livello nazionale saranno oltre mille le imprese coinvolte (a Bergamo sono 97) e più di 41mila (nella provincia orobica sono 4.700, più del 10% del livello nazionale) i protagonisti delle visite aziendali e degli incontri dedicati a studenti e insegnanti, è presto detto come l’iniziativa che prende il via venerdì 17 novembre sia un successo.

Claudia Sartirani, vicepresidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria, dichiara: “L’obiettivo del Pmi Day è aprire le aziende e far scoprire le imprese ai ragazzi di terza media per decidere quale scuola scegliere. C’è un grande entusiasmo da parte dei titolari di impresa, oltre che un importante dispendio di energie, per mostrare ai ragazzi il mondo della produzione”.

Il Pmi Day esce dai confini italiani e per la prima volta debutta negli Usa, in Belgio, Ungheria e Serbia.

All’iniziativa è collegato anche il concorso “Io sono ®rginale”.
“La partecipazione è gratuita e punta a sensibilizzare i giovani sul tema della lotta alla contraffazione e cultura della legalità – afferma Claudio Gervasoni di Confindustria Bergamo -. Secondo un’analisi a livello mondiale la contraffazione ha un giro d’affari di 460 miliardi di dollari, di cui sette miliardi in Italia, pari al 2,5% del Pil mondiale. La contraffazione è un danno alle imprese per le mancate vendite e un utile mezzo per il riciclaggio”.

La giornata non rimarrà fine a se stessa. Collegato al PMI DAY c’è infatti il Concorso Industriamoci, che vede protagonisti i ragazzi e i progetti sviluppati grazie agli spunti e alle sollecitazioni ricevuti durante la visita. I lavori migliori saranno premiati nel corso di un evento pubblico che si terrà nella prossima primavera.

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