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Torre boldone

Sessa: “Referendum sul Pgt? Inutile e tardivo, sarebbe spreco di risorse”

Il sindaco sulla proposta delle minoranze: "È dal 2014 che si discute della variante. Bastava sedersi a un tavolo e studiare un quesito più chiaro ed esaustivo di quello parziale che è stato proposto"

“Referendum? Mi sembra tardi. È dal 2014 che si discute della variante al Pgt. Bastava sedersi a un tavolo e studiare insieme un quesito ben più chiaro ed esaustivo di quello parziale che è stato proposto dalle minoranze”. Così il sindaco di Torre Boldone Claudio Sessa commenta la proposta delle minoranze di indire un referendum consultivo sul tema della variante al piano di governo del territorio (leggi qui).

“Con me sfondano una porta aperta – prosegue Sessa -. Il referendum è uno strumento democratico al quale io stesso ho fatto ricorso, ma a questo punto mi sembra del tutto inutile e sarebbe soltanto uno spreco di risorse“.

La palla passa al Consiglio Comunale, che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito: “Siete Voi concordi con l’intenzione dell’Amministrazione comunale di edificare nell’area a verde pubblico e parcheggio antistante il Municipio di Piazza Marconi e in una porzione dell’area feste in viale Lombardia?”. ‘Sì’ o ‘No’ le risposte da dare. Qualora il referendum fosse ammesso, i presentatori dovranno organizzare una raccolta firme con un numero minimo di sottoscrizioni pari ad un decimo degli aventi diritto, ovvero tra le 600 e le 700 firme.

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