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La tragedia

Erano studenti al Cfp, commuove Palosco la morte dei due ragazzini fotogallery video

Pietro Joia, 14 anni di Rudiano e Francesco Gheorghe, 17 anni di Pontoglio, entrambi studenti al CFP Zanardelli di Chiari (Bs) hanno perso la vita in un tragico schianto che ha colpito e commosso la comunità paloschese.

Non resta che un albero spezzato a Palosco sul luogo dell’incidente che ha strappato la vita di due ragazzini nel tardo pomeriggio di mercoledì 1 novembre. Pietro Joia, 14 anni di Rudiano e Francesco Gheorghe, 17 anni di Pontoglio, entrambi studenti al CFP Zanardelli di Chiari hanno perso la vita in un tragico schianto che ha colpito e commosso la comunità paloschese.

I due ragazzi al momento dello schianto si trovavano in auto, una Ford Focus Station Wagon, in compagnia di altri tre giovani, tutti tra i 15 e i 24 anni e di origini romene come le due giovani vittime. Per motivi ancora da chiarire la vettura, che si trovava in via Cherio e che procedeva in direzione Cividate al Piano, ha improvvisamente perso il controllo andando dapprima a sbattere contro il cordolo della vicina pista ciclabile, schiantandosi poi in modo violento contro una struttura in cemento e legno posta a lato della strada e che ospita all’interno un sistema di pompe per la raccolta di acqua prelevata dalla vicina Roggia Sale.

incidente palosco

Un impatto spaventoso che ha distrutto un’intera parete del piccolo stabile, con alcuni pesanti detriti finiti direttamente sul cofano e sul parabrezza dell’automobile. Immediatamente allertati i soccorsi, che hanno raggiunto la zona per portare i primi aiuti ai cinque giovani, ma che non sono serviti a salvare la vita ai due studenti, spirati sul colpo. Sul posto anche una unità di elisoccorso che ha trasportato uno dei feriti agli Spedali Riuniti di Brescia mentre i restanti due sono stati spostati tramite ambulanza al “Bolognini” di Seriate. Per tutti e tre le condizioni sembrerebbero critiche.

Lunghe e complesse le operazioni da parte dei Vigili del Fuoco, giunti da Palazzolo e Bergamo, con la strada completamente chiusa al traffico per quasi cinque ore. Sul posto, oltre ai veicoli dei pompieri, anche varie unità dei Carabinieri dei distaccamenti di Treviglio e Urgnano per effettuare i rilievi del caso.

Una volta sparsa la notizia del tragico incidente sul posto sono giunte decine di persone provenienti dalla comunità romena presente in zona, accorsi per stringersi attorno ai familiari dei due ragazzi, straziati dal dolore.

Una strada, quella protagonista del tragico evento, che non presenta particolari criticità, come spiegano diversi cittadini che risiedono in zona. Si tratta, infatti, di un lungo tratto di carreggiata, per lo più rettilineo o con piccole curve, ben illuminato e sgombro da ostacoli e che presenta a lato una pista ciclopedonale molto frequentata.

“Su questa ciclabile passano tante persone durante il giorno, è davvero molto trafficata – spiega un un signore che abita a poca distanza dall’area dell’incidente – avrebbero potuto essere di più le vittime se al momento dell’incidente qualche pedone fosse passato di lì”.

incidente palosco

“La strada forse è un poco insidiosa per chi non la conosce – afferma invece Walter Vescovi, nipote del proprietario della pompa dell’acqua – La curva che precede il rettilineo dove è successo l’incidente può portare il guidatore a seguire una traiettoria larga quando si immette sul dritto”.

“Solitamente una via tranquilla, anche se a volte capita di trovare chi va più forte del previsto – commenta un vicino residente – nel complesso non ci sono comunque stati grossi problemi fino ad ora. Posso ricordare solo un incidente analogo avvenuto l’anno scorso, con un giovane che aveva preso la patente da meno di una settimana che aveva perso il controllo dell’auto mentre tornava da lavoro travolgendo alcune piante e abbattendo un palo che era finito nel campo di una vicina abitazione. Fortunatamente in quel caso il giovane uscì illeso”.

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