In pista era un fulmine, sempre con il gas al massimo. Fuori, tutti lo potevano riconoscere per quella sua chioma irreverente, folta e riccia. Ma c’era una caratteristica che rendeva unico e inimitabile Marco Simoncelli: quella sua innata simpatia, contagiosa come poche altre cose al mondo.
Ecco perché, quando il 23 ottobre di sei anni fa è morto in un tragico incidente durante la gara di Sepang – tra l’altro, su quel circuito che solo tre stagioni prima gli aveva regalato il titolo mondiale della classe 250 -, ha lasciato nel dolore più straziante non solo la famiglia, gli amici più stretti e i colleghi, ma anche ogni fan e ogni persona che l’aveva conosciuto in tv, sui giornali o con un video sui social.
In Malesia, a Sepang, la sua ultima avventura in sella alla Honda bianca numero 58.
Simoncelli era molto legato a Bergamo per un motivo semplicissimo: la fidanzata Kate Fretti, compagna di una vita, è originaria di Bagnatica. Per anni, perima di quel tragico incidente, i due sono stati pendolari per amore, vivendo tra Coriano (residenza della famiglia Simoncelli) e la Bergamasca.
Oggi Kate si è trasferita stabilmente in Romagna, vicina ai cari di Marco, in quella casa che nel 2011 era in costruzione e che oggi avrebbe dovuto essere il nido d’amore della ragazza di Bagnatica e del campioncino riccioluto.
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