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Lombardia

È il giorno del referendum: la maxi guida e il tutorial per votare col tablet video

Quesito, seggi, modalità di voto e spoglio: tutto quello che c'è da sapere per una scelta consapevole il giorno 22 ottobre

Ci siamo. Domenica 22 ottobre i cittadini lombardi sono chiamati a votare il referendum sull’autonomia. Per tutti gli "elettori dell'ultimo minuto" cerchiamo di fare ancora un po’ di chiarezza, rispondendo alle domande che vanno per la maggiore: cos’è questo referendum? Cosa comporterà? Come si voterà? In queste due pagine trovate la guida completa al referendum e il tutorial per votare correttamente con i tablet. Nel video che trovate qui sopra le risposte del prof. Silvio Troilo - docente di Diritto Costituzionale all'Università di Bergamo - ai lettori di Bergamonews, sempre sul tema dell'autonomia.

IL TESTO DELLA DOMANDA

Cominciamo proprio da qui. Al seguente quesito gli elettori dovranno rispondere 'SI'' o 'NO': “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”. In sostanza, viene chiesto ai cittadini se sono favorevoli o meno all’intavolare una trattativa per ottenere la gestione di quante più materie possibili nel pacchetto di quelle che la Costituzione indica come trasferibili o “concorrenti”. Ventisei competenze in tutto. Il menu è potenzialmente vasto, dai giudici di pace alla sicurezza del lavoro, dalla tutela dell’ambiente ai beni culturali.

CHI È CHIAMATO A VOTARE E A CHE ORA?

Al referendum potranno partecipare tutti gli iscritti alle liste elettorali della Lombardia così come avviene per tutte le elezioni. Durante la giornata referendaria del 22 ottobre le urne saranno aperte dalle 7 alle 23.

COME SI VOTA?

In occasione del referendum si sperimenterà il voto con il tablet. Sarà il primo test in Italia: non tutti, ma alcuni elettori lombardi avranno a disposizione al posto delle schede cartacee e delle matite copiative uno schermo touch. Per poterlo fare la Regione ha acquistato 24mila tablet che saranno utilizzati nei circa 8.000 seggi per una spesa complessiva di circa 22 milioni di euro. I tablet poi rimarranno alle scuole. Lo schermo riprodurrà il quesito e tre caselle con ‘Si’, ‘No’ e ‘Bianca’: toccando una delle tre caselle comparirà la croce – con la possibilità di cambiare idea e toccare un’altra casella -, poi la scritta ‘Vota’, premendo la quale sarà come aver depositato la scheda nell’urna. È previsto un sistema di sicurezza, che garantisce l’anonimato: non viene registrato il minuto in cui una persona vota, in modo che non si sappia come ha votato chi lo ha fatto in un determinato minuto.

SERVE PORTARE QUALCHE DOCUMENTO?

Per votare non serve la tessera elettorale, basterà mostrare al seggio un documento d'identità valido. All'uscita del seggio, dopo aver votato, dovete prendere la ricevuta. Va tenuta come prova tangibile visto che non verrà timbrata la tessera elettorale.

È PREVISTO UN QUORUM?

Non è previsto un quorum, cioè un numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido. Quindi a prescindere da quante persone avranno partecipato ci sarà la vittoria dei Sì oppure dei No.

QUANDO SI CONOSCERANNO I RISULTATI?

Al termine delle votazioni i presidenti di seggi comunicheranno l'esito del voto in ogni sezione agli uffici elettorali dei rispettivi comuni. Quindi i voti confluiranno a Lombardia informatica, la società regionale che si occupa di informatica, che renderà pubblico il dato dell'affluenza e il risultato finale.

DOPO CHE SUCCEDE?

Il referendum non è vincolante, il risultato dovrà essere avallato dallo Stato. In caso di vittoria del sì, la Regione verrà autorizzata ad intraprendere le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, pur restando nel quadro dell’unità nazionale.

CON IL SI’, LA LOMBARDIA DIVENTERA’ UNA REGIONE A STATUTO SPECIALE?

Assolutamente no, ci vorrebbe una modifica costituzionale apposita. Non potrà nemmeno gestire in proprio materie come sicurezza e immigrazione.

QUANTO COSTA IL REFERENDUM?

Più o meno 50 milioni di euro. All’acquisto dei 24 mila tablet costati 22 milioni (Maroni ha assicurato che saranno poi dati in uso alle scuole), ne vanno aggiunti altri 24 per garantire le operazioni di voto (scrutatori, eccetera) oltre ai restanti della campagna di comunicazione. Di 3,5 milioni, inoltre, il conto che il ministero dell'Interno ha presentato alla Regione Lombardia per coprire i costi relativi alla gestione dell'ordine pubblico.

Nella pagina seguente - Come funziona il voto elettronico?

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