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A Reggio Emilia l’ennesimo spettacolo: Atalanta, chapeau ai tuoi splendidi tifosi

Tutti i bergamaschi amanti del calcio devono ringraziare questo pubblico per come sta facendo diventare una grande e indimenticabile festa il ritorno dei nerazzurri in una competizione europea

Abbiamo parlato di loro qualche volta, negli anni scorsi, per dei comportamenti non proprio esemplari. Ma per la serie “diamo a Cesare quel che è di Cesare”, oggi non possiamo far altro che fermarci ad applaudire i tifosi dell’Atalanta Bergamasca Calcio. Già, perché se l’avventura europea dei bergamaschi, 27 anni dopo l’ultima volta, è iniziata nel migliore dei modi è anche merito di quei sostenitori nerazzurri che stanno dando lustro al club di Percassi e alla città di Bergamo di fronte all’Europa intera.

Giovedì sera, al Mapei Stadium contro l’Apollon Limassol, l’ennesimo spettacolo: in campo, con gli uomini di Gasperini capaci di conquistare la seconda vittoria nelle prime tre uscite; e sugli spalti, con i tifosi atalantini che hanno cantato dal primo all’ultimo minuto di gara.

I 200 chilometri che dividono Bergamo da Reggio Emilia – sede del Mapei Stadium – non sono stati un problema per nessuno, giovedì sera come lo scorso 14 settembre per il debutto con l’Everton. Stessa cosa per i quasi 500 chilometri che portano dalla Mura venete a Lione, dove i bergamaschi hanno letteralmente invaso il Groupama Stadium.

Tutti i bergamaschi amanti del calcio devono ringraziare questo pubblico per come stanno facendo diventare una grande festa il ritorno dell’Atalanta in una competizione europea.

Era quello che tutti desideravamo.

Dopo tanti anni passati a inseguire quel sogno, ora lo possiamo (e dobbiamo) dire: anche questi tifosi, così come società e città, si meritavano il ritorno in Europa. Lo stiamo vedendo.

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