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Friends in burma

Da Zingonia alla Birmania: un gemellaggio scolastico alla scoperta dell’altro

La finalità dell’iniziativa è creare un legame di amicizia tra gli studenti dell’Istituto comprensivo di Verdellino e quelli che nella lontana Birmania - o Myanmar - frequentano lo stesso ordine di scuole.

Un istituto comprensivo a Verdellino e un monastero in Birmania, cosa hanno in comune? Grazie al progetto interculturale Friends in Bruma due mondi così diversi si avvicinano trovando molti punti in comune.

Il territorio di Verdellino è da anni un esempio di convivenza pacifica di culture, che nel dialogo e nella collaborazione rivelano come la diversità sia una ricchezza che permette di creare ponti e nuovi orizzonti per il futuro. La scelta di realizzare il progetto a Zingonia non è casuale, considerando che, come quest’area della provincia bergamasca, anche la Birmania è fortemente legata a un’identità multiculturale con la presenza di molteplici etnie, culture e religioni.

Il Progetto, approvato dal Collegio Docenti, dimostra che il Dirigente Scolastico prof. Eugenio G. Mora e gli insegnanti sono particolarmente motivati ad accettare proposte educativo-culturali innovative e di qualità, soprattutto nell’ambito dell’interculturalità.

La finalità dell’iniziativa è creare un legame di amicizia tra gli studenti dell’Istituto e quelli che nella lontana Birmania – o Myanmar – frequentano lo stesso ordine di scuole.

L’Istituto Comprensivo di Verdellino, nel corso dell’a.s.2017/2018, realizzerà infatti un gemellaggio virtuale con una scuola nata all’interno del monastero Ywa U Kyaung, grazie alla volontà di un monaco buddista e al sostegno di finanziatori della provincia di Bergamo e Parma nonché dell’Inner Wheel Club di Treviglio e dell’Adda.

Gli studenti di Zingonia avranno così modo di scambiare lettere, informazioni e materiali fotografici con gli studenti del villaggio di Ohn Chaw, dove si trova il monastero. Per loro sarà un’occasione straordinaria per conoscere e apprezzare culture diverse, e per realizzare un percorso di crescita votato all’accettazione e alla scoperta dell’altro.

“Possiamo superare i divari culturali e religiosi solo investendo sulle nuove generazioni e tramite il ricorso ad attività didattiche idonee a sviluppare la conoscenza di un Paese straniero”, afferma il professor Stefano Rozzoni.

Agli inizi di gennaio 2018, durante un viaggio di amicizia in Birmania, guidato dalla Senatrice Albertina Soliani, un gruppo di amici dell’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli, tra cui il professor Stefano Rozzoni, potranno incontrare Daw Aung San Suu Kyi, Consigliera di Stato del Myanmar. In quella occasione verrà consegnato alla leader birmana e Premio Nobel per la Pace un “book” contenente i lavori realizzati dagli studenti entro il mese di dicembre, per testimoniare il loro interesse e desiderio di mostrare sostegno a un paese che si affaccia alla democrazia dopo anni di dittatura militare.

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