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Domenica 22 ottobre

Referendum Lombardia, guarda come funziona il voto elettronico video

Tutto ciò che c'è da sapere sull'innovativa modalità di voto, introdotta per la prima volta in via sperimentale in occasione del referendum consultivo.

Saranno 24mila le “voting machine” che domenica 22 ottobre i cittadini lombardi troveranno all’interno dei propri seggi di riferimento: la storica prima volta del voto elettronico, infatti, sarà sperimentata in occasione del referendum consultivo “per l’autonomia” che potrebbe dare alla Regione il via libera ad intraprendere “le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”. 

L’operazione di voto, come illustrato dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte insieme ai due 79enni bergamaschi Emma Verdelli e Angelo Alborghetti, è semplicissima e intuitiva: i “tablet” saranno presenti in ogni cabina elettorale e basteranno tre tocchi sul display touch screen per esprimere la propria preferenza, scegliendo tra “Sì”, “No” e “Scheda bianca”, che verrà poi memorizzata all’interno del dispositivo in completo anonimato e in rispetto della segretezza del voto. 

Una volta entrato in cabina l’elettore vedrà davanti a sé una schermata con il pulsante “Inizia”.

Referendum autonomia

Una volta cliccato si accederà alla pagina dedicata al voto, nella quale si potrà rileggere il quesito referendario ed esprimere la votazione.

Referendum autonomia

Un’ultima schermata chiederà infine conferma della scelta effettuata, con la possibilità di cambiare la votazione una sola volta. 

Referendum autonomia
Referendum autonomia

Al termine delle operazioni di voto il presidente di seggio disabilita ciascuna voting machine, chiude la sessione di voto e ottiene lo scrutinio dei voti memorizzati all’interno del dispositivo: le memorie usb di ciascun apparecchio vengono poi estratte e inviate ai singoli Comuni che caricano i dati ufficiosi nel sistema informativo regionale attraverso un software online che consente anche la rilevazione dell’affluenza. È importante sottolineare come nessun apparecchio sia collegato a linee internet.

La legge, inoltre, prevede anche il sorteggio di un numero di sezioni pari al 5% degli aventi diritto su base provinciale, in cui al voto elettronico sia affiancata anche la stampa dello stesso, per un totale di 450 sezioni: in ciascuna di queste ci sarà anche un’urna collegata alla voting machine via cavo e posizionata all’esterno della cabina elettorale, nella quale confluirà la stampa di ciascun voto. 

Al termine delle votazioni, in sede di scrutinio, i presidenti di seggio apriranno le urne per verificare che il totale dei voti stampati divisi per preferenza corrisponda a quello scrutinato automaticamente dalla voting machine.

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