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Il caso bis

Ancora Pontida: via la tassa rifiuti a chi si sposa, escluse le coppie gay

Dopo le discriminazione dei parcheggi rosa, il Comune di Pontida riduce la tassa rifiuti per tutte le coppie: ma esclude le unioni civili. Le precisazioni del sindaco Carozzi.

Il Comune di Pontida (dopo il caso eclatante dei parcheggi rosa che discriminavano alcune donne – leggi qui) in una lettera ai cittadini annuncia alcune importanti novità per il servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Importanti perché cancellano tasse come la Tasi e quella sui rifiuti, come la Tari. Ma ancora una volta ci sono delle eccezioni. E sono legate alla situazione di coppia dei cittadini.

Sì perché, come spiega nella missiva il sindaco Luigi Carozzi (Lega Nord): “La Giunta comunale della Città di Pontida ha ridotto la tassa rifiuti (Tari), introducendo categorie esentate, che sono:

1) i residenti nella Città di Pontida che contraggono un matrimonio civile, un matrimonio concordatario o un altro matrimonio religioso celebrato davanti ai ministri delle confessioni diverse dalla cattolica o un altro matrimonio religioso celebrato davanti ai ministri delle confessioni diverse dalla cattolica riconosciute dallo Stato italiano di cui alla L. 24 giugno 1929, n. 1159;

2) I residenti nella Città di Pontida di cui sopra che entro due anni dalla celebrazione del matrimonio iscrivano all’anagrafe comunale un loro figlio/a legittimo/a con l’atto di nascita.

Una misura che discrimina evidentemente altre coppie. Perché esclude quelle coppie che hanno contratto un’unione civile e quelle unite in matrimonio secondo però un rito religioso non riconosciuto dallo Stato italiano dalla legge concordataria 1159 del 1929.

Bergamonews ha chiesto un parere al segretario comunale del Comune di Bergamo Daniele Perotti che rileva da una parte una violazione palese dell’art. 3 comma 1° della Costituzione (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali). E dall’altra una matrice ideologica nel lessico usato laddove si parla di figlio illegittimo (in contrapposizione a quello legittimo, ovvero nato nel matrimonio) in quanto oggi i figli non sono legittimi o illegittimi, ma nati nel matrimonio o fuori dal matrimonio.

Il sindaco Carozzi ha precisato in una mail:

L’esenzione dalla tari per “i residenti nella Città di Pontida che contraggono un matrimonio civile, un matrimonio concordatario o un altro matrimonio religioso celebrato davanti ai ministri delle confessioni diverse dalla cattolica di cui alla L. 24 giugno 1929, n. 1159” si applica anche alle unioni civili in forza dell’articolo 20 della Legge 20 maggio 2016, n. 76, il quale prescrive “le disposizioni che si riferiscono al matrimonio ovunque ricorrono nei regolamenti nonché negli atti amministrativi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.”

Pertanto è falso e diffamatorio che siano escluse dall’esenzione le unioni civili oppure matrimoni non concordatari (la legge n. 1159/1929 non è il concordato, ma regola le intese con le religioni
diverse da quella cattolica): l’esenzione fin dall’inizio è stata infatti prevista per tutte le coppie senza alcuna discriminazione di ordine religioso o di orientamento sessuale.

Qui sotto la lettera mandata recentemente dal sindaco ai cittadini di Pontida nella quale non si fa riferimento alcuno all’articolo 20 della legge 20 maggio 2016

Pontida

 

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