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La curiosità

Coppa Cobram, vince il “Fantozzi” bergamasco Cristian Belotti fotogallery

Cristian Belotti, di Grumello del Monte, con una tuta blu elettrico, il casco, gli sci e gli scarponi ha vinto la quarta edizione della corsa che rievoca la tragicomica gara ciclistica aziendale nel film "Fantozzi contro tutti"

Cristian Belotti, di Grumello del Monte, con una tuta blu elettrico, il casco, gli sci e gli scarponi ha vinto la quarta edizione della Coppa Cobram del Garda, la corsa che rievoca la tragicomica gara ciclistica aziendale nel film “Fantozzi contro tutti”.

Quale miglior modo per ricordare il grande Paolo Villaggio, scomparso questa estate, e il ragionier Ugo Fantozzi che, sellino al vento, con gli altri dipendenti della Megaditta, fu costretto a correre per arruffianarsi le simpatie del terribile Visconte Cobram, fanatico di bicicletta e nuovo “direttore totale”?

Il travestimento di Cristian Gano Belotti, del team “Tiri lei coglionazzo”, è stato premiato per lo stile e per lo spirito con la “Magnifica Gialla”, una bici a scatto fisso omaggiata dal Biciclettaio Matto, alias Mauro Bresciani, che ad ogni Coppa Cobram veste i panni dell’uomo sul gradino più alto della gerarchia aziendale. Secondo classificato Stefano Colangelo del team “Prostata Piacenza” che si è aggiudicato un weekend all’Hotel Catullo. Terzo Francesco Venturoli del team “Clinica Dr. Otto Birkenmaier” che ha invece vinto un fine-settimana all’Hotel Desenzano. Quarto Andrea Maffini del team “Ultimo Giro”, per lui una cena in omaggio all’Osteria alla Torre.

(un video dell’edizione 2016)

Nuvoletta di Fantozzi anzi temporale e partenza con caduta (come da copione), in 300 domenica scorsa, puntuali e coloratissimi, egregiamente e festosamente vintage, si sono presentati alla punzonatura della competizione ciclistica amatoriale adatta a tutti gli smidollati. Nel rispetto della tradizione: dall’abbigliamento alla “bomba” (ingurgitata dal ragioniere per potenziare le prestazioni in salita), in sella per una una decina di chilometri, hanno ammirato il panorama da Desenzano a San Martino della Battaglia, fino al porto di Rivoltella, attraversando una terra di colline e vigneti, con punti di ristoro (incluso il pericoloso distributore di bibite che tortura Fantozzi in una delle scene cult della trilogia iniziale).

Dopo il pranzo sotto la torre di San Martino, i migliori travestimenti sono stati premiati. Ogni premio una citazione di un suo film: un ferro da stiro antidiluviano, un racchettone da tennis, una stecca di biliardo, il colbacco della Contessa, una macchina da scrivere Facit, un telefono a rotella, un paio di sci dell’anteguerra.

C’erano tutti i personaggi: il dottor Birkenmeier con tutto il suo staff al completo; le Mariangela più brutte e racchie che mai; i Fantozzi in tutte le versioni possibili e immaginabili; le Pina, orrende nei loro grembiuli e con i codini color grigio topo; le Serbelloni, riccamente vestite e ingioiellate, altezzose al punto giusto e gli sciatori come Cristian Belotti che ha pedalato tutto il giorno con gli scarponi. Un mondo variopinto. Eccentrico. Surreale.

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