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Calcio

Serie A: prime indicazioni importanti

Tre squadre a punteggio pieno, la lotta al trono dei bomber e la negatività della Var. Questo e molto altro nella 4a giornata di campionato

La serie A comincia a dare le prime indicazioni consistenti, delineando le prime gerarchie. Dopo quattro giornate troviamo tre club a punteggio pieno: Napoli, Juventus e Inter, tre squadre profondamente diverse tra loro, con differenti pregi e difetti. La squadra di Sarri continua a convincere dal punto di vista del gioco e dei risultati, grazie al 6 a 0 al Benevento. L’attacco risulta più che mai spettacolare e la squadra azzurra sembra aver rimediato ai piccoli difetti difensivi che l’hanno da sempre condizionata. Insigne-Mertens-Callejon costituiscono uno dei tridenti più prolifici al mondo: concreti a livello realizzativo, ma, allo stesso tempo, fantasiosi e spettacolari stilisticamente. La squadra di Sarri, dopo un processo di crescita durato due anni, vanta oggi una straordinaria consapevolezza che la rende, a detta di molti, la favorita per la vittoria finale. Sarà interessante vedere se il Napoli sarà in grado di rispettare il pronostico e, soprattutto, reggere la notevole pressione.

A 12 punti troviamo anche la Juventus che, nonostante gli scricchiolii difensivi, può vantare il miglior reparto offensivo del post-Calciopoli: era dai tempi di Del Piero, Trezeguet e Ibrahimovic che la Juventus non disponeva di un parco attaccanti così spettacolare e ben assortito. Massimiliano Allegri oltre a Dybala, Higuain, Mandzukic e Cuadrado, si può concedere il lusso di lasciare in panchina talenti come Douglas Costa e Bernardeschi: sei giocatori che costituiscono un reparto offensivo inferiore a pochi altri al mondo, ricco di estro, fantasia, potenza e spirito di sacrificio.
Non tutto, però, sembra girare nel verso giusto: Higuain appare fuori condizione, totalmente privo di esplosività atletica e brillantezza fisica. Le movenze sono palesemente appesantite, il “Pipita” sembra, infatti, muoversi con una zavorra da trainare; caratteristica ancora più lampante per “colpa” del gap con la brillantezza del compagno di reparto: Paulo Dybala; il fuoriclasse argentino ha ancora una volta incantato tutti, realizzando un’altra tripletta e disputando l’ennesima straordinaria partita della stagione. Lasciando perdere i patetici paragoni con Messi, ci troviamo di fronte a un talento assoluto, che abbina una tecnica sublime a tanto sacrificio e umiltà.

La terza ed ultima squadra a punteggio pieno è l’Inter: i nerazzurri sfoggiano palesemente le migliorie apportate da Spalletti durante i suoi primi mesi da allenatore, risultando una squadra splendidamente ordinata, quadrata e compatta. In queste quattro partite l’Inter ha dimostrato di saper soffrire, lottare e vincere contro ogni tipo di avversario, grazie anche a due veri e propri trascinatori: Icardi e Perisic.
Oltre a queste tre squadre, si inseriranno nella corsa scudetto anche la Roma di Dzeko e il Milan di Kalinic, entrambi autori di una doppietta. La squadra di Di Francesco ha annientato l’Hellas Verona con un netto 3 a 0, mentre Montella ha meritatamente battuto l’Udinese attraverso un divertente 2-1.
Due parole anche per il fenomenale Simone Inzaghi che, attraverso una competenza tattica fuori dall’ordinario, sta portando la Lazio ai vertici del calcio italiano, valorizzando i propri giocatori sotto ogni profilo sportivo.

La corsa al titolo di capocannoniere è più che mai agguerrita, con almeno 5 candidati concreti: Dybala, Icardi, Dzeko, Belotti e Immobile sono solo alcuni dei papabili vincitori. Era da anni che la Serie A non proponeva un numero così elevato di fenomeni offensivi; l’ultimo in ordine temporale è Pietro Pellegri, ragazzo del 2001, che vanta un potenziale illimitato, attraverso potenza fisica, rapidità e una sconfinata personalità.
Terminiamo con un commento sulla Var, che ha toccato il fondo nella partita tra Milan e Udinese, annullando una rete di Kalinic per un fuorigioco di un paio di centimetri: è giusto ricorrere alla tecnologia per errori palesi ed evidenti, ma è totalmente insensato farne uso per qualsiasi situazione dubbia; in questo modo gli arbitri perderebbero tutto il proprio valore e, soprattutto, ci troveremmo di fronte a tifosi che devono rinunciare al piacere di esultare, per attendere, tristemente, la segnalazione della tecnologia.
Perderemmo, quindi, la vera, magica essenza dello sport.

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