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L'inchiesta

Corruzione nella sanità per le protesi: 3 medici bergamaschi indagati

Secondo la Procura, avrebbero favorito la Ceraver Italia Srl comprando a spese degli ospedali protesi ortopediche e moltiplicando il numero delle operazioni, con la complicità di medici di base e manager

Ci sono anche tre medici bergamaschi nella maxi-inchiesta della Procura di Monza per associazione per delinquere, corruzione e falso con 21 indagati e 12 persone in arresto. Al centro, un giro di protesi e mazzette. Tra questi, agli arresti domiciliari, Il Fatto Quotidiano riporta anche F.C., chirurgo di Boltiere. Indagati e sospesi invece M.M. di Albino e F.M. di Cologno al Serio.

Alcuni chirurghi del Policlinico di Monza, secondo la Procura, avrebbero favorito la Ceraver Italia Srl, comprando a spese degli ospedali protesi ortopediche e moltiplicando il numero delle operazioni, con la complicità di medici di base e manager. L’accusa è di aver agito “per aumentare gli utili” di una multinazionale francese “anche a discapito della salute pubblica”.

Nell’ambito dell’inchiesta “Disturbo”, sono scattate all’alba di giovedì 14 settembre le misure cautelari per 14 persone, a seguito dell’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, Federica Centonze. In carcere sono finiti tre ortopedici brianzoli assieme al promoter e al responsabile commerciale di Ceraver. Tutti sono accusati, in concorso tra loro, di corruzione e associazione a delinquere.

Arresti domiciliari, invece, per altri ortopedici e medici di base, nove in totale.

Le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dal Pubblico ministero Manuela Massenz, si sono svolte tra il 2014 e il 2017 e hanno avuto origine da una denuncia di un dipendente del Policlinico di Monza.

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