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L'intervista

Atalanta-Everton, la carica di Bonacina: “Entusiasmo come 30 anni fa”

L'ex tecnico della Primavera nerazzurra vanta una lunga serie di presenze nelle Coppe europee: "Gli avversari sono quotati ma questo ti dà più motivazioni, non dobbiamo temerle".

Valter Bonacina, che consigli darebbe all’Atalanta che si prepara a scendere in campo in Europa League? “Consigli? Non ce n’è bisogno, loro sono già pronti. E poi c’è un grande entusiasmo attorno alla squadra, sono belli carichi”.

Lui è un veterano dell’Europa: c’era nell’ultima partita giocata dall’Atalanta a San Siro contro l’Inter, il 20 marzo 1991, vittoria della squadra di Trapattoni per 2-0 (gol di Serena e Matthaeus), che poi vinse anche la Coppa Uefa. Bonacina era in campo anche nelle due partite contro il Fenerbahce e nelle altre due contro il Colonia e solo all’andata contro la Dinamo Zagabria, nell’esordio (0-0) di quella Coppa Uefa, il 19 settembre 1990.

Ma il Cina non si è fatto mancare nulla: aveva giocato anche le due sfide contro lo Spartak Mosca, nel settembre 1989 e prima ancora, nel 1987, in Coppa delle Coppe era tra gli undici che avevano piegato l’Ofi Creta e poi lo Sporting Lisbona a Bergamo, fino all’ultima attesissima semifinale col Malines.

Bonacina, ma si possono fare paragoni tra l’Atalanta di allora e quella di oggi? “Difficile, sono passati quasi trent’anni e direi che sicuramente in comune c’è l’entusiasmo che accompagna queste sfide, la voglia di Europa, allora come oggi. E poi questa Atalanta ha fatto bene in campionato e penso che possa ripetersi anche in coppa. Poi le caratteristiche dei giocatori cambiano. Però se arrivi quarto vuol dire che devi aver fatto bene bene, così come allora i risultati avevano ripagato la squadra con la qualificazione Uefa. Oggi è senz’altro competitiva, lo ha dimostrato anche all’inizio del campionato con le prestazioni e quindi quest’Atalanta ha le carte in regola per fare bene in Europa League”.

Ventisei anni dopo? Allora c’erano Stromberg, Evair, Caniggia… E un altro Bonacina lo vede? “Beh oggi è diverso, non saprei trovare anche uno simile alle mie caratteristiche, sono passati molti anni. Però credo che il bel gioco paghi e se ci sono i risultati, oggi come allora, vuol dire che dietro c’è un’organizzazione, anche la qualità dei giocatori è all’altezza della situazione”.

Fanno paura avversari come Everton e Lione? Bonacina, guerriero del centrocampo, non si preoccupa: “Sono avversari quotati, ma questo ti dà più motivazioni, giochi contro squadre di caratura internazionale, penso al Lione quando ha affrontato la Roma e l’ha battuta. Sono squadre abituate ai grandi palcoscenici, ma non per questo dobbiamo temerle”.

Può pesare il doppio sforzo campionato-coppa? “No, si gioca e basta, senza fare calcoli. Giochi senza pensare che domenica dovrai tornare in campo e fare bene. E poi… è vero che si gioca a Reggio Emilia, io ricordo ogni volta che siamo scesi in campo a Bergamo è stata un’emozione fortissima, particolare. Ma anche a Reggio i tifosi saranno vicinissimi alla squadra e la aiuteranno a cominciare bene, anzi alla grande”.

E in bocca al lupo al Cina, ora senza panchina dopo la conclusione del rapporto con l’Atalanta Primavera: “Il campo mi manca, è normale. Potrei anche stare fermo un anno, vedremo”.

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