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La recensione

Dunkirk, una storia di sopravvivenza da vivere in prima persona

Un capolavoro. Il film tanto atteso di Cristopher Nolan si è dimostrato imperdibile e straordinario

Dunkirk, la pellicola di Christopher Nolan ha riscosso un successo incredibile sia dal pubblico che dalla critica, il punto di forza del film è la straordinaria capacità di Nolan e degli attori di farti entrare dentro la storia, una vicenda di sopravvivenza che lo spettatore vive in prima persona.

Quante volte ci è capitato di scegliere un film non perché promuovesse tematiche interessanti, ma perché il cast includeva quell’attore che tanto adoravamo e volevamo rivedere sul grande schermo?
Orde di giovani donne si sono accalcate alle biglietterie dei cinema nella speranza di vedere gli occhi verdi di Harry Styles (interprete del soldato Alex) o Fionn Whitehead (che impersona il soldato Tommy) nella pellicola, ma quello che Christopher Nolan ha messo in atto è senza dubbio un capolavoro destinato a diventare un pilastro dei generi storico e drammatico.

Ambientato sulle spiagge francesi di Dunkerque (da cui il film prende il nome) racconta la straordinaria opera di salvataggio (conosciuta come operazione Dynamo) messa in atto dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale per portare in salvo oltre 400.000 soldati bloccati sulla spiaggia a causa degli attacchi tedeschi.

Se la mia preoccupazione iniziale era quella di imbattermi in un film romanzato e poco attinente ai fatti storici, o al contrario, una pellicola soporifera e prolungata, mi sono dovuta ricredere: ho trascorso oltre un ora e mezza con gli occhi incollati allo schermo e l’ansia a mille per il destino dei protagonisti.

Nolan ha scelto per il suo film un cast eccezionale, così come sono state eccezionali le musiche di Hans Zimmer che è stato capace di rendere l’atmosfera ancora più reale e angosciante con il ticchettio costante di un orologio che scandisce il tempo di una guerra da cui non sai se uscirai vivo. Quanto tempo mi resta?

Quello che il film mette in luce non è lo scontro diretto, la guerra fatta di battaglie e fucili, ma la fuga. Non attendi con ansia e trepidazione la vittoria del conflitto, bensì il ritorno a casa, perché la sopravvivenza è l’unico scopo.

Un capolavoro, il film tanto atteso si è dimostrato imperdibile e straordinario e fidatevi perché ve lo dico io, che solitamente di storia non ci capisco molto.

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