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Il bilancio

Terrorismo, furgoni nel mirino: a Bergamo controllati 96 mezzi pesanti

Le operazioni hanno coinvolto circa 40 uomini della Questura e permesso di identificare 134 persone. Un mezzo è stato contravvenzionato

Prima Nizza, poi Berlino e infine Barcellona. Dopo l’attacco terroristico sulla Rambla dello scorso 17 agosto l’allerta resta alta e anche Bergamo, come le altre città italiane, vede sotto sorveglianza le sue piazze più importanti, nonché i principali luoghi di aggregazione.

In occasione dell’evento sportivo StraBergamo, ad esempio, sul Sentierone verranno posizionati blocchi di pietra per 7mila euro. Trenta in tutto, sono messi a disposizione dall’azienda bergamasca Stone City e verranno posizionati venerdì 8 settembre, giorno d’inaugurazione della manifestazione. La scelta dei gabbioni riempiti di pietra è stata fatta proprio dopo un faccia a faccia tra il Comune di Bergamo e la Prefettura alla presenza del numero uno di via Tasso, Elisabetta Margiacchi (leggi qui).

Ma la prudenza, come si dice in questi casi, non è mai troppa. E i cosiddetti New jersey non rappresentano per forza l’unico antidoto alla paura, ne tantomeno l’unico mezzo di prevenzione. Ragion per cui nei giorni scorsi (precisamente il 28, 29 e 30 agosto) anche in città e provincia sono andate in scena le operazioni di sicurezza intraprese in tutta Italia, denominate l’“Ultimo miglio”. Sotto la lente d’ingrandimento degli agenti sono finiti in particolare modo bus, furgoni e camion. Ovvero la tipologia di mezzi usati dai terroristi per lanciarsi sulla folla e compiere le cruente stragi.

Il bilancio, in questo caso, parla di 96 mezzi pesanti controllati tra Bergamo e Treviglio. Le operazioni, che hanno coinvolto circa 40 uomini della Questura, hanno permesso di identificare un totale di 134 persone, la maggior parte di nazionalità italiana, alcune delle quali con precedenti di polizia. I controlli sono stati effettuati soprattutto nelle vicinanze delle aree più frequentate del capoluogo di provincia e del centro della Bassa.

Nessuna denuncia e nessun arresto, fa sapere il Questore Girolamo Fabiano, al seguito dell’attività ispettiva. Solo uno dei mezzi controllati è stato multato, ma per motivi inerenti il codice della strada.

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