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Ciclismo

Mondiali juniores su pista: altro oro per la bergamasca Chiara Consonni

La 18enne della Valcar - PBM ha chiuso la rassegna iridata con due medaglie del metallo più pregiato e una di bronzo: in coppia con Letizia Paternoster ha dominato nell'Americana, trascinando l'Italia al secondo posto nel medagliere dopo la Russia.

Ai mondiali juniores su pista di Montichiari brilla la stella di Chiara Consonni: la 18enne bergamasca ha chiuso la rassegna iridata con tre medaglie al collo, una di bronzo e due d’oro, l’ultima delle quali conquistata domenica in coppia con Letizia Paternoster nell’Americana, una particolare corsa a punti.

Per l’atleta formata dall’Eurotarget e che da due anni difende i colori della Valcar – PBM, nonchè sorella minore del “Pro” Simone, un risultato straordinario che ha trascinato l’Italia al secondo posto del medagliere alle spalle della Russia con quattro ori, un argento e due bronzi (due ori anche per l’altra bergamasca della spedizione, Martina Fidanza).

“È la compagna perfetta, quella che tutte vorrebbero avere. In allenamento o nel resto della giornata, è uguale. Se le ragazze si devono radunare in una camera, state certe che sarà la sua. Tecnicamente, è molto abile a guidare la bici. Ed è veloce“: così la descrive il ct azzurro Dino Salvoldi in un’intervista a La Gazzetta dello Sport di lunedì 28 agosto.

Dopo l’incommensurabile successo nel quartetto con doppio ritocco del record del mondo dell’inseguimento a squadre sono arrivate in successione prima un bronzo nella Corsa a Punti, ma soprattutto un formidabile oro in coppia con la Paternoster nella madison, il primo assegnato nella storia in questa disciplina.

Un successo indimenticabile per come è arrivato. Se nella corsa a punti Chiara Consonni aveva già messo in luce il suo valore debuttando in una prova individuale e dimostrando di essere competitiva anche nelle prove in cui si corre da soli, nella giornata di domenica è tornata a vestire i panni della “compagna di squadra perfetta” e in coppia con la Paternoster ha lasciato a bocca a aperta le centinaia di persone assiepate sugli spalti del velodromo di Montichiari.

Un cambio mancato e una caduta nella prima metà di gara non hanno fermato le due “Rocket Girls”. Dopo il primo sprint perso di misura contro le australiane, Chiara e Letizia hanno incamerato punti su punti facendo sembrare una gara mondiale una sagra paesana. Semplicemente mostruose.

Fare sembrare semplici le cose difficili è la cifra distintiva dei fuoriclasse.

 

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