Cinque nazioni, due continenti, 16.000 km dalla Lettonia fino al sud della Cina. E’ questo il viaggio dell’estate 2017 di Sebastiano Rota, 25 anni di Pontoglio, laureando in Filosofia e di Claudio Stroppa, 26 anni di Cividate al Piano, laureato in economia.
E ce lo raccontano giorno per giorno. Pronti a seguirli?
La prima tappa? Riga.
Il viaggio
Cosa possa spingere l’essere umano nel viaggio verso l’ignoto è inspiegabile, come è inspiegabile ciò che questo meramente sia.
Forse l’ignoto sono 28 giorni e 16.000 km tra treni, autobus e cavalli, toccando cinque nazioni e due continenti, partendo dalla Lettonia per arrivare al sud della Cina.
Di mezzo la profonda e fredda Siberia e le steppe sconfinate della Mongolia.
Forse l’ignoto è l’aver prenotato solo i voli d’andata e di ritorno, con i relativi visti.
Ciò che è certo è che il bambino che più di vent’anni fa ha consumato la videocassetta di Super Quark con il titolo “la Transiberiana” oggi si appresta ad iniziarla.
Con la quasi certezza che l’ignoto potrà finalmente dargli le risposte che sta cercando ormai da tempo, e la speranza non solo di vedere cose meravigliose, ma di ritrovare al rientro ciò che di fantastico ha lasciato.
#day 1
Riga. È da qui che inizia il nostro viaggio. Il primo giorno di Transmongolica ancora non ci ha immersi in quello che sarà il vero e proprio viaggio.
Per scelta abbiamo fatto scalo a Riga per circa 14 ore, in modo da poter visitare la città con calma e vivercela al meglio.
Resta comunque una piacevole sorpresa, soprattutto per il ritmo e per la calma che la contraddistinguono. Il tono delle conversazioni è un lieve sottofondo votato alla calma; gli unici rumori che si sentono dalla camera sono quelli di un calesse o di un violino che compone qualche melodia. È la musica dei locali che danno sulla piazza ad accompagnare i passanti, sempre con estrema leggerezza. Persino le campane non hanno il solito rintocco chiaramente riconoscibile, ma sono sostituite da un dolce dong che scandisce il trascorrere del tempo con estrema leggerezza.
Tra le strade strette della capitale lettone, che posa le sue terre sulla foce del fiume Daugava, abbiamo assaporato il clima di questi paesi del Nord Est, assaggiando degli ottimi filetti di salmone alla griglia accompagnati da verdure e riso in bianco.
La giornata di domani sarà sicuramente più interessante ed inizierà a farci entrare nel clima adatto a questo viaggio: aereo per San Pietroburgo, visita della città ed il primo treno che nella notte ci porterà a Mosca.
See you tomorrow!
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