Nel pomeriggio di giovedì 3 agosto dai palazzi dell’Antitrust è giunta una notizia che ha fatto sicuramente sobbalzare i numerosi utenti di Trenitalia : l’autorità per il controllo della concorrenza ha sanzionato con il “massimo edittale” la società ferroviaria per aver escluso dai propri sistemi di prenotazione alcune soluzioni di viaggio “generalmente più economiche” (leggi).
Per far più chiarezza abbiamo sentito l’assessore regionale ad infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte.
Perché tale sanzione è stata comminata?
In breve, quando si cercava di prenotare sul sito e sulla app di Trenitalia il biglietto per un viaggio non venivano fornite tutte le opzioni disponibili. L’AGCM ha accertato che, non essendo mostrati alcuni servizi ferroviari regionali, non venivano fornite le proposte di viaggio più economiche.
Fra le varie tratte prese in considerazione, rientrano alcune tratte regionali?
Sì. Un esempio di ciò che ha rilevato l’Antitrust sono state le direttrici Ancona – Milano; Milano – Padova; Brescia – Faenza ed altre.
Vista la presenza di irregolarità sulle tratte lombarde, come provvederà la Regione Lombardia?
Non vendendo né biglietti né abbonamenti la Regione non può far molto. Ma ricordo che sul sito di Regione Lombardia è presente un motore di ricerca che presenta agli utenti alternative sai tragitti tramite l’utilizzo di bus e metro, così che il viaggiatore possa valutare tutte le proposte. Nonostante ciò non fornisce i costi perché in alcuni casi essi dipendono da condizioni ed offerte fornite dalle varie aziende.
Infine, siccome i viaggiatori sono la principale parte lesa, potranno usufruire di un futuro rimborso?
Essendo una multa comminata dall’Antitrust a Trenitalia per comportamento scorretto, ai viaggiatori non spetta alcun risarcimento.
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