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Il caso

“Inseminata a mia insaputa”, famiglia del ginecologo querela mamma di Bossetti

I parenti del dottore, scomparso nel 2004, hanno querelato Ester Arzuffi e il giornalista Giangavino Sulas

Ha sempre negato scappatelle, affermando di essere stata inseminata a sua insaputa da un ginecologo. I parenti del dottore, scomparso nel 2004, come scrive il Corriere.it hanno così querelato Ester Arzuffi, madre di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per il brutale delitto di Yara Gambirasio.

Il nome del medico era spuntato in una puntata della trasmissione Quarto Grado, citato dalla donna come l’esperto che la seguiva. Secondo la vedova e le due figlie del ginecologo si è lasciato intendere che fosse l’autore del trattamento. Siamo “turbate e indignate per l’offesa alla memoria” del nostro caro, hanno scritto nella denuncia, redatta per loro dall’avvocato Roberto Bruni. Insieme alla Arzuffi è stato querelato anche il giornalista Giangavino Sulas

La tesi viene definita stravagante e la notizia smaccatamente falsa. Non solo l’inseminazione artificiale non esisteva nel 1970, quando Massimo Bossetti e la gemella Laura Letizia sono stati concepiti. Il medico chiamato in causa non aveva ancora uno studio privato, lavorava in ospedale, e non si era ancora specializzato in ostetricia e ginecologia.

La donna, attraverso il suo legale, Benedetto Maria Bonomo, ha fatto sapere di non aver mai fatto il nome del ginecologo, reso invece da un consulente che è stato immediatamente revocato.

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