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Lo studio

Giovani che non studiano e non lavorano, 28mila a Bergamo: sono soprattutto ragazze

Diminuisce il numero dei Neets in provincia di Bergamo, sotto quota 30mila dopo quattro anni: a calare sono soprattutto i maschi mentre le femmine risultano in leggera crescita.

Per la prima volta dopo quattro anni scende sotto quota 30mila il numero dei giovani tra i 15 e i 29 anni non occupati e non inseriti nel mondo dell’istruzione e della formazione in provincia di Bergamo.

Nel 2016, secondo un rapporto del servizio studi della Camera di Commercio di Bergamo, i cosiddetti Neets nella nostra provincia erano 28.463 su un totale di 167.181: un tasso del 17% contro il 24,3% medio nazionale, il valore più alto tra tutti i paesi dell’Unione Europea dove in media il Neet rate è al 14,2%.

Dopo essersi portati stabilmente al di sopra delle 30mila unità tra il 2012 e il 2015, quando sono arrivati a un massimo di 35.961, lo scorso anno hanno subito una netta inversione di tendenza: tuttavia il dato bergamasco è leggermente peggiore rispetto alla media lombarda e ancor più rispetto all’area di milano.

La riduzione è coerenti con il calo del tasso di disoccupazione giovanile, per lo meno nella classe d’età 15-24 anni, e con il maggiore investimento in istruzione che altre fonti segnalano per Bergamo.

Resta tuttavia molto ampio il divario di genere: se i Neet maschi a Bergamo risultano quasi dimezzati nel 2016 rispetto all’anno prima con un tasso che scende al 10,7% (9.174 unità), contro il 22,4 dell’Italia, il 12,2 dell’Unione Europea e circa 3 punti al di sotto dei valori in Lombardia e a Milano, le giovani Neet bergamasche sono in leggera crescita con un tasso al 23,6% (19.289), non lontano dal triste primato italiano (al 26,3%) e nettamente al di sopra dei corrispondenti dati lombardo e soprattutto milanese, con un divario di oltre 7 punti rispetto alla media dell’Unione Europea.

La recente ripresa dell’industria, dove prevale tradizionalmente il lavoro maschile, può spiegare in parte del fenomeno, che ha tuttavia radici e implicazioni sociali ben più ampie.

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