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Teb fino a Vertova? Ongaro, Lega Nord: “No, porta sporcizia e sbandati”

Il tema è quanto mai attuale in Valseriana, dove da anni si discute della possibilità di portare la TEB fino a Vertova. Alberto Ongaro, Capogruppo della Lega Nord in Comune di Gazzaniga è contrario a quest'opera e spiega le ragioni della sua scelta.

Il tema è quanto mai attuale in Valseriana, dove da anni si discute della possibilità di portare la TEB fino a Vertova. Alberto Ongaro, Capogruppo della Lega Nord in Comune di Gazzaniga è contrario a quest’opera e spiega le ragioni della sua scelta.

“Condivido pienamente le perplessità del nostro Sindaco Merelli. In campagna elettorale piace parlare di grandi opere come strade, ponti, ferrovie e infatti ad ogni occasione salta fuori il prolungamento della TEB fino a Vertova. A questo punto perchè non fino a Clusone? Quindi, al di là delle tempistiche che saranno nell’ordine di almeno 10-15 anni se tutto va bene, si parla del prolungamento come la soluzione di tutti i mali, di rilancio, di sviluppo, ecc… Ma dove vivete?! – commenta Alberto Ongaro, Capogruppo della Lega Nord in Comune di Gazzaniga – Io, che la TEB la prendo tutti i giorni, dove ci sono le fermate vedo tanta sporcizia e sbandati di ogni genere, in particolare a Borgo Palazzo, Ranica ed Alzano, vedi il recente episodio della rissa alla fermata TEB di Alzano o quello di qualche mese fa a Borgo Palazzo dove un africano ha minacciato di morte il tranviere”.

“Si parla poi di avvicinare la città alla Valle, ma in che modo? – continua Ongaro -. Il tram Albino–Bergamo impiega 30 minuti per percorrere 13 chilometri. Esattamente come quando c’erano gli autobus! E che negli orari di punta da Alzano a Bergamo è quasi impossibile salire da tanto è pieno? Non bisogna mai ragionare sull’onda dell’emozione ma valutare attentamente anche le ricadute e i disagi che un opera come questa porterebbe a Gazzaniga. Per noi vorrebbe dire perdere numerosi parcheggi al piazzale del mercato (vitali per le attività commerciali), spostare un mercato con oltre 100 bancarelle (il 2° più grande della Valle), chiudere via XXIV Maggio e i relativi accessi carrabili. Vorrebbe dire congestionare ulteriormente un paese che il sabato (giorno di mercato) tra studenti dell’ISISS e gente che va al mercato vede quasi raddoppiare la popolazione. Facciamo attenzione a mettere sul piatto costi e benefici reali”.

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