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Il caso

Maestro pedofilo, “Risarcimento di un milione di euro per 6 alunni: pagherà lo Stato”

Gli abusi sono avvenuti all'interno di un istituto scolastico statale, da parte di un dipendente, che non ha disponibilità economica a sufficienza: per questo motivo il risarcimento milionario sarà a carico del ministero

Gli abusi sono avvenuti all’interno di un istituto scolastico statale e da parte di un dipendente, che non ha disponibilità economica a sufficienza: per questo motivo il risarcimento milionario che il maestro pedofilo di Palosco dovrà versare agli alunni sarà a carico dello Stato. Prende il via oggi al tribunale di Brescia il processo civile per stabilire gli indennizzi a carico di A.M., 67 anni, ex insegnante di scuola elementare, condannato in Cassazione a dieci anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di nove suoi alunni tra gli otto e i tredici anni.

L’insegnante era stato arrestato il 17 aprile 2012 nella scuola Terzi di Palosco, dove lavorava da 34 anni, e ora sta scontando la pena in una struttura protetta. A far scattare le indagini era stata la denuncia di un alunno. Il bambino aveva raccontato alla mamma di aver subito le molestie dal suo insegnante nel bagno del seminterrato della scuola. I carabinieri avevano allora installato microcamere e cimici nel luogo indicato dal piccolo: in quel punto, solo qualche giorno più tardi, A.M. era stato scoperto in flagrante proprio con la stessa vittima.

Dopo quella segnalazione altri alunni trovarono il coraggio di parlare. “Ci faceva delle cose brutte… – i racconti delle vittime – Alle femmine non lo faceva, ma solo ai maschi”.

Uno di loro aveva subito violenza ancora nel bagno del seminterrato, dove si entra solo prendendo la chiave posizionata in alto, sopra la porta. Con gli altri sette, gli abusi erno avvenuti in classe, con il maestro che palpeggiava i bambini dopo averli fatto sedere sulle proprie gambe.

Una vicenda che a livello penale si era conclusa con la sentenza definitiva a 10 anni per A.M.. Ora il giudice del tribunale di Brescia, in sede civile, dovrà stabilire l’ammontare del risarcimento per le 9 vittime.

Il maestro aveva consegnato, a conclusione del processo di primo grado, una cifra irrisoria: 30mila euro, e solo per due parti offese. Una somma di molto inferiore anche alla sola provvisionale stabilita dal giudice, pari a più di 360mila euro.

L’avvocato Stefania Botti, legale di sei delle nove vittime, a Brescia presenterà una richiesta complessiva di un milione di euro per i suoi assistiti, ai danni dell’imputato e del ministero dell’istruzione. Spetterà al giudice stabilire l’esatto ammontare e a chi spetterà versare. “Considerato che A.M. non ha beni di proprietà e che prima della sentenza ha ritirato e speso il Tfr della scuola, a versare il risarcimento milionario sarà lo Stato”, ha spiegato il legale.

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