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Val seriana

Gandino, si insedia il consiglio comunale: il capo dell’opposizione si dimette

“Gandino è di tutti, un bene comune per il quale dobbiamo lavorare trovando degli spazi di incontro con spirito di collaborazione: così facendo saranno cinque anni nei quali potremo raggiungere buoni risultati”. Queste le parole del neo confermato sindaco di Gandino Elio Castelli

“Gandino è di tutti, un bene comune per il quale dobbiamo lavorare trovando degli spazi di incontro con spirito di collaborazione: così facendo saranno cinque anni nei quali potremo raggiungere buoni risultati”. Queste le parole del neo confermato sindaco di Gandino Elio Castelli nel corso del primo consiglio comunale tenuto nella serata di mercoledì 21 giugno nel Salone della Valle a Gandino.

Dopo le elezioni amministrative di domenica 11 giugno Castelli, con la sua lista civica “Insieme per Gandino Barzizza Cirano 2022”, ha totalizzato il 53,17% dei voti, contro il 46,82% ottenuto dall’avversario Piero Angelo Gelpi della lista “Gelpi Sindaco, Idee – impegno – risultati”. Il consiglio comunale si apre con il giuramento del primo cittadino Castelli; atmosfera tranquilla e collaborativa con particolare apertura della maggioranza e il riconoscimento, soprattutto da parte del consigliere Sergio Bosio, che quasi il 50% dei cittadini appoggia l’opposizione.
Prima novità assoluta della serata sono le dimissioni di Piero Gelpi che, dopo essere entrato a far parte del consiglio tra le fila della minoranza, ha deciso di lasciare vuoto il suo posto. Queste le sue dichiarazioni rilasciate in una lettera letta proprio nel corso del consiglio comunale: “Ringrazio vivamente tutti i cittadini che hanno espresso il voto in favore della mia lista ma, purtroppo, questo non è stato sufficiente per prendere in mano la gestione del paese. Rassegno le mie dimissioni da consigliere porgendo al Sindaco e a tutta la maggioranza l’augurio di svolgere un buon lavoro. Sono convinto di lasciare in buone mani l’azione dell’opposizione e auguro anche a loro buona fortuna. Adesso devo pensare al mio lavoro e riprendere tutte quelle opportunità che con la campagna elettorale avevo lasciato in sospeso”.

Ha preso poi la parola il primo cittadino Castelli che, auspicando uno spirito di collaborazione, dichiara di essere favorevole alle critiche costruttive e positive. Castelli sottolinea i temi più significativi del suo programma amministrativo: “L’argomento della sicurezza è un aspetto fondamentale e deve essere portato avanti con determinazione. Per quanto riguarda le opere, le ambizioni e la voglia non mancano: miriamo allo sviluppo e alla valorizzazione del nostro territorio, sia in senso turistico che patrimoniale; affronteremo anche il discorso del Monte Farno”.

Tra le fila della minoranza è la volta del consigliere Antonio Savoldelli, il quale si annuncia favorevole allo spirito di collaborazione e pone due interrogativi: “Secondo quali criteri la critica è ritenuta costruttiva e per quale motivo la delega alla cultura è separata da quella dell’istruzione?”.

Gli fa eco, sempre per l’opposizione, il consigliere Mattia Lanfranchi: “Cogliamo molto volentieri la proposta di collaborazione, il nostro obiettivo è quello di essere propositivi e vogliamo mettere in atto fatti, non parole. Siamo qua per Gandino. La proposta della collaborazione è un punto di partenza, non dobbiamo basarci sulle critiche inutili che di certo non portano da nessuna parte”.

“Non mi è piaciuto – prosegue Lanfranchi – il contesto in cui sono avvenute le elezioni, perché il candidato Gelpi si è sentito dire di tutto. Un tema sul quale noi puntiamo molto è quello dell’immigrazione: vorremmo sapere dove vogliamo arrivare e se a settembre il centro verrà lasciato libero?”.

Il sindaco Castelli risponde ad entrambi i consiglieri: “Quando vi è un interesse per tutti i cittadini di Gandino – riferendosi alla domanda di Savoldelli – le critiche sono costruttive: questo è il criterio. La cultura e l’istruzione sono due assessorati importanti e li abbiamo separati per poterli potenziare”.

“Per quanto riguarda il tema dell’immigrazione – risponde Castelli – dobbiamo rispettare delle leggi e se la legge consente questo io non ho poteri per fare nulla; non rientra nel mio modo di essere la manifestazione di protesta. Se tutto va come mi auguro, nella struttura dove ora vi sono gli immigrati, l’auspicio è che entri il Cdd (Centro d’accoglienza disabili).

Dopo aver affrontato gli argomenti più salienti del consiglio comunale il Sindaco ha assegnato le deleghe agli assessori: Filippo Servalli (vicesindaco con delega sociale e politiche di lavoro), Rosaria Picinali (istruzione e formazione), Maria Angela Rudelli (cultura), Sergio Bosio (bilancio, patrimonio e risorse umane).

Sulle sedie della maggioranza siedono anche Antonella Franchina, con delega alle funzioni turistiche, Sergio Canali e due giovani, Priscilla Spampatti e Michele Castelli, i quali avranno compiti fondamentali per coinvolgere i ragazzi e apportare le loro proposte e idee. La minoranza è composta da Mattia Lanfranchi, Antonio Savoldelli e Albina Manu Vian; quando saranno ufficialmente depositate le dimissioni di Gelpi, entrerà di diritto a far parte del consiglio Oliviero Bosatelli.

Eletta la commissione elettorale composta da: Michele Castelli, Sergio Canali e Albina Manu Vian; i supplenti sono Priscilla Spampatti, Antonella Franchina e Mattia Lanfranchi.
Nominata anche la commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari: Rosaria Picinali e Antonio Savoldelli.

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