Martedì 13 e mercoledì 14 giugno
Fiorenzuola-Fornovo (in bici) – Cassio (a piedi)
Martedì 13 giugno ultima tappa in bici. Non smetterò mai di ringraziare il giorno che ne ho parlato con Fra e Guido affinché mi accompagnassero! La pianura è troppo lunga e calda, diventa un vero supplizio.
Ma martedì è stata la giornata di Sant’Antonio. Mia mamma Rosy mi ha insegnato una “preghiera” che a sua volta le trasmesse suo padre: “Sant Antöne de la barba bianca, fam troâ chél che me manca (in bergamasco rende di più e comunque suona bene anche in italiano ed in francese!)
Insomma, martedì in bici avevo appena affrontato il GPM (350 metri di dislivello in salita) e alla fine della discesa mi sono accorta che non avevo più la macchina fotografica attaccata allo zaino! Persa!
A parte il valore economico, anche tutte le mie foto sembravano perdute. Un attimo di disperazione, avevo fatto circa 15 chilometri tra salita e discesa. Erano le 14 e mi aspettavano ancora 15 chilometri nonché la family a Fornovo. Penso di non tornare indietro soprattutto per la salita che mi aspetta. Poi dico la famosa frase tra me e Sant’Antonio e decido di rischiarla: rapporto agile, giro la bici e si risale.
Erano pure già passate delle auto, probabilmente l’hanno presa o schiacciata, scruto i bordi della strada, aguzzo la vista…e dopo circa 5 chilometri trac: eccola lì, nel bel mezzo della carreggiata! Incredibile. Sant’Antonio ha fatto il miracolo. Solo dopo scopro che il 13 giugno è pure la sua festa. Sarà lui, sarà fortuna, a me piace pensare che c’è davvero qualcosa di bello in quella frasetta. Grazie nonno e mamma di avermela insegnata!
La sera saluto la family – ovvero Guido e Francesca, con i figli Linda e Dario – che torna a Bergamo in treno con tutte le 2 ruote ed i pargoli. Grazie anche a voi per la compagnia!
Mercoledì ho ripreso sola il mio viaggio. E finalmente si sale…l’Appennino è proprio bello e soprattutto il clima è decisamente migliore. 1.100 metri di dislivello non sono male in una giornata. Ho voluto la montagna? Eccomi accontentata! Le mie gambe ringraziano.
E giovedì affronterò la Cisa!
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