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Settima tappa

Da Nus a Chatillon: accolta e coccolata come una pellegrina

Martedì 30 maggio – Settima tappa: da Nus a Chatillon (Val d’Aosta)
È una tappa corta, ma che mi sono presa in tutta calma per assaporare flora e fauna.

passo passo

Gradevolissimamente colpita dall’accoglienza della gente che vive sulla Via Francigena, infatti, sembra che qui le persone siano abituate a vedere passare i pellegrini.
Alle 9.45 di mattina mi sono piacevolmente fermata con un gruppo di contadini in pausa…ehm…bottiglia di muscat fatto in casa, bicchieri da osteria e non mancava di certo l’allegria: non potevo non fermarmi!

Poi un simpatico pensionato, Marcello, che passa il tempo a decorare i muri esterni della sua casa con dipinti su legno rigorosamente fatti da lui, mi ha invitata per un caffè ed in cambio mi ha chiesto di lasciare un commento sul suo “libro dei pellegrini”. Toh! Sorpresa: leggo che ci sono due pellegrini che mi precedono di un giorno e sono concittadini (di Bergamo!). Di sicuro ci incroceremo…

passo passo

Una signora al balcone mi chiede se ho bisogno d’acqua e mi indica la fontana proprio dietro l’angolo. È tutto un salutare, accennare, indicare…insomma, dire che l’ospitalità è di casa è un eufemismo!
Fa davvero piacere sapere che “sei riconosciuto come pellegrino” e quindi accolto e coccolato! Infine, per coloro che mostrano il libretto della credenziale i frati Cappuccini di Chatillon mettono a disposizione tre posti letto con una piccola offerta. Ecco, stanotte io me ne sono accaparrato uno! Sempre più contenta di questo viaggio, a presto.

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