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A bergamo

Il Club Ricreativo di Pignolo compie 110 anni e la storia continua con i suoi giovani

Fondato nel 1907, il punto di ritrovo del Borgo Pignolo quest'anno compie 110 anni e festeggerà il suo compleanno sabato 27 maggio alle ore 21 nella Chiesa di S. Alessandro della Croce. I giovani membri del Consiglio Direttivo si raccontano a BGY

Sono giovani, sono entusiasti, vogliono portare avanti un progetto nato molto prima della loro nascita, con il sogno di innovarlo senza però dimenticare la tradizione. Sono i ragazzi dello storico Club Ricreativo di Pignolo Onlus, in via Sant’Elisabetta a Bergamo.

Fondato nel 1907, il punto di ritrovo del Borgo Pignolo quest’anno compie 110 anni e festeggerà il suo compleanno sabato 27 maggio alle ore 21 nella Chiesa di S. Alessandro della Croce, in via Pignolo, con un ricco concerto di musica classica in cui spicca il nome del prestigioso gruppo Milano ’88 ensemble del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. 

Nato come punto di ritrovo e aiuto per le famiglie in difficoltà del quartiere, nel corso degli anni il Club ha allargato le proprie braccia e il proprio raggio d’azione con la creazione di numerose attività di beneficenza che continuano tutt’oggi. Decisivo punto di svolta è stato l’ingresso nel Consiglio Direttivo del Club di ragazzi volenterosi, con tanta voglia di fare che si prefiggono lo scopo di dare continuità ad un luogo che ha segnato la storia di un intero quartiere e non solo. 

“Unendo l’innovazione giovanile alla tradizione vogliamo ricreare un’identità di borgo e tornare ad essere il suo collante”, mi racconta Luca Dal Canto, giovanissimo (di nome e di fatto) presidente del board giovanile all’interno del Consiglio direttivo, nel corso della nostra chiacchierata nell’accogliente cortile del Club insieme anche ad altri tre membri del consiglio: Pietro Betelli, Andrea Calini e Giacomo Zambetti, studenti universitari under 25. “Con gli anni che passano – continuano i ragazzi – il rischio in cui poteva imbattersi il Club era quello di far arenare le idee, andando avanti per inerzia senza l’introduzione di significative novità. Quello che vogliamo fare è mantenere l’eredità storica di questo posto, portando, però, alcune nostre idee innovative.”

Perseguendo lo storico ideale di beneficenza e di aiuto nei confronti delle famiglie in difficoltà, i ragazzi danno il loro contributo nella creazione di concerti, conferenze e incontri, a cui uniscono anche la loro socialità dirompente che li ha portati ad ideare l’apertura di un’aula studio serale per sopperire alla riduzione degli orari delle biblioteche comunali e che ormai è diventata un centro di ritrovo per gli studenti del quartiere.

Le loro idee stanno dando un fondamentale contributo al mantenimento del Club, ma, mi raccontano, è il Club stesso a dare moltissimo a loro: “Principalmente ci lega una forte componente emotiva. Ci ha fatto creare grandi amicizie e scoprire una tradizione e una vita giovanile molto vivace”, afferma Andrea. “Per me la parola che racchiude tutto è soddisfazione. Questo luogo ci ha dato e ci sta dando tanta soddisfazione, specialmente nel riuscire ancora a coinvolgere giovani nella beneficenza”, sottolinea Luca.

Pur abitando io nel centro di Bergamo, non conoscevo questa bellissima realtà fatta di ragazzi entusiasti e che hanno trovato un modo sano e positivo di sfogare il loro fuoco giovanile. E, di certo, inizierò a tenerli d’occhio… e voi?

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