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Mercoledì 24 maggio

“Il populismo come forma di cittadinanza politica?” Se ne parla a Redona

L'associazione "Le Piane di Redona", in collaborazione con la Parrocchia di S. Lorenzo Martire, organizza il convegno di attenzione al sociale intitolato "Il populismo come forma di cittadinanza politica?"

L’associazione “Le Piane di Redona”, in collaborazione con la Parrocchia di S. Lorenzo Martire organizza il convegno di attenzione al sociale intitolato “Il populismo come forma di cittadinanza politica?”. L’appuntamento è mercoledì 24 maggio alle 20,45 al Cineteatro Qoelet. Interverranno Nando Pagnoncelli (presidente di IPSOS Italia) e Luigi Franco Pizzolato (professore emerito dell’Università Cattolica di Milano). L’ingresso è gratuito.

“Mai come di questi tempi il vento del populismo sventola e sfilaccia il debole drappo della democrazia incassando consensi tra i popoli – scrive l’associazione in una nota -. Le cause che alimentano il populismo sono varie: la «crisi fiscale» dello Stato, il rallentamento economico, lo spostamento verso Oriente delle dinamiche geo-economiche, l’aumento delle disuguaglianze sociali e la crisi dei ceti medi soprattutto nei paesi occidentali. A volte è un generico rimbrotto verso l’Europa e la moneta unica. Mai andare contro il suffragio universale ci viene detto senza capire poi bene quali processi stiamo vivendo. Sia nel momento elettorale sia nelle espressioni dei comuni cittadini contro la politica tout court sembra che il richiamo alla volontà del popolo sia il momento supremo delle nostre vite: perennemente connesse e costantemente arrabbiate. Ma cosa è davvero il populismo? Ideologia, efficace comunicazione, antica demagogia o il nostro pensiero va subito agli aspetti totalitari che il populismo implica? Sovranità, popolo, nazione sono termini che ci stanno tornando familiari mentre corriamo il rischio di una democrazia che vuole sottrarsi interamente a simili insidie – costringendo la portata potenzialmente dirompente dell’appello al popolo dentro le maglie di regole e procedure «tecniche» – per finire con l’abdicare alle stesse promesse del progetto democratico. Tanto che, per sfuggire al rischio del populismo, può paradossalmente persino rischiare di tramutarsi in una “democrazia senza popolo”. L’incontro aiuterà a capire perché il populismo è spesso inteso come “la capacità di coinvolgere le masse degli umani, dicendo loro esattamente quello che vogliono sentirsi dire e, non dovendo attuare un programma preciso o dettato da un’ideologia pregressa”.

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