Gli piacerebbe essere il primo passeggero del treno che collega Bergamo all’aeroporto di Orio al Serio, ma si accontenterebbe anche di posare la prima pietra di quel tracciato ferroviario. E poi ricollegare quel volo Bergamo-Roma che indica un collegamento diretto con la capitale.
Sono i desideri di Roberto Bruni, avvocato, già sindaco di Bergamo e consigliere regionale per la lista Ambrosoli, da pochi giorni alla guida della società, la Sacbo, che gestisce lo scalo aeroportuale di Orio al Serio.
Primo politico a ricoprire quella carica che è toccata in passato a grandi capitani dell’industria bergamasca, Bruni non nasconde che “devo studiare quelli che oggi vengono chiamati i dossier”.
“Ma prima di tutto sono stato chiamato per dare una svolta, finalmente alle alleanze e alla ricerca di possibili partner per lo sviluppo di Orio al Serio. E non è detto che questi stiano ad Est o a Ovest di Bergamo – afferma Bruni – l’aeroporto potrebbe restare ancora da solo, vedremo”.
Esclude categoricamente che la sua nomina sia legata alla candidatura del sindaco Giorgio Gori a presidente della Regione Lombardia: “Una bufala, non ho avuto nessuna pressione in tal senso e se fosse stato così non avrei accettato questo incarico”.
Da politico, e da ex primo cittadino di Bergamo, conosce i problemi che da anni sollevano i comitati di quartiere della città e dei paesi limitrofi ad Orio, ma precisa: “Le rotte vengono decise da un altro ente, a Sacbo il ruolo di mitigare gli effetti”.
Ecco in sintesi i punti salienti di questa intervista video che Bruni ha rilasciato a Bergamonews e che vi proponiamo.
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