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Endine

Un’ora di lavoro per la famiglia di Fabio Cristinelli, camionista morto travolto da un muletto

Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno promosso una sottoscrizione volontaria con i lavoratori di tutta l'area portuale di Ravenna per sostenere la famiglia del camionista bergamasco, di 43 anni, morto schiacciato da un muletto il 13 aprile scorso, su una banchina del porto

Un’ora di lavoro per la famiglia di Fabio Cristinelli morto in un’incidente sul lavoro.

Un’iniziativa di solidarietà promossa da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti che hanno comunicato ai lavoratori del porto di Ravenna che entro il prossimo 30 giugno potranno scegliere di devolvere un’ora lavorativa a favore della famiglia del camionista bergamasco, investito da un muletto nel piazzale della Setramar. Mediante apposito modulo, i lavoratori comunicheranno volontariamente, all’azienda per la quale lavorano, la scelta della trattenuta in busta paga.

Fabio Cristinelli ha perso la vita sotto le ruote di un macchinario che trasportava un rotolo di alluminio. Stando alle ricostruzioni il camionista bergamasco, lo scorso 13 aprile, era appena arrivato nel porto ed era in attesa di avviare le operazioni di carico. Sceso dalla cabina del suo tir, parcheggiato pochi istanti prima, Cristinelli stava per per raggiungere con alcuni documenti un ufficio che si trova nello stesso piazzale. Pochi istanti dopo è stato travolto da un muletto che trasportava un coil e che procedeva a marcia indietro, così come previsto dalle procedure standard. L’impatto è avvenuto a meno di due metri di distanza dal camion.

Per Fabio Cristinelli non c’è stato nulla da fare. Purtroppo è morto sul colpo. L’ambulanza del 118 arrivata sul posto ha potuto solo constatarne il decesso. Fabio viveva con il papà Piero e il fratello Francesco nella frazione Valmaggiore di Endine, mentre la sorella Graziella abita in un altro paese della Val Cavallina.

“Si invita ogni singola impresa – commentano le organizzazioni – a versare al minimo un’integrazione pari all’importo devoluto dai lavoratori alle proprie dipendenze. Alle imprese verrà fornito un numero di conto corrente bancario in cui versare gli importi”.

Le organizzazioni sindacali si sono impegnate a consegnare, in nome e per conto di tutti i lavoratori e delle imprese, le risorse raccolte alla famiglia di Cristinelli. L’iniziativa di solidarietà segue il blocco delle attività portuali a Ravenna, con uno sciopero di 24 ore, per sottolineare l’importanza della cultura della prevenzione nelle attività lavorative e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono che si giunga, in tempi rapidi, al rinnovo del Protocollo sicurezza del porto di Ravenna.

“Questo rinnovo deve portare a un miglioramento a sostegno del ruolo degli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) di sito portuale in rappresentanza di tutti i lavoratori e a supporto degli Rls aziendali, confermando e rafforzando gli strumenti atti alla collaborazione condivisa con le imprese e intervenendo nei confronti delle imprese che non rispettano le norme di legge e contrattuali vigenti”.

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