“Conosco da anni Gasperini e non mi stupisco di quello che sta facendo qui a Bergamo”. Elio Gustinetti applaude l’Atalanta dell’amico Gasp. Ospite in redazione per l'”Angolo nerazzurro”, l’allenatore bergamasco ha parlato del momento d’oro dei bergamaschi e ha svelato alcuni retroscena sul tecnico della Dea.
“Con Gian Piero c’è un rapporto di amicizia ormai consolidato e conosco molti suoi segreti – le parole di Gustinetti – . Innanzitutto è un allenatore che si basa molto sulla prestanza fisica dei giocatori, quindi la preparazione atletica per lui ricopre un ruolo fondamentale per tutti gli undici in campo. Chi non è al meglio fisicamente, non gioca. E poi il suo gioco, che parte dai tre difensori centrali, i quali devono saper impostare l’azione e possono anche andare a segnare”.
Ma cosa ha permesso all’Atalanta il cambio di marcia che l’ha portata in poche settimane nelle zone alte della classifica? “Senza dubbio la libertà mentale ha ricoperto un ruolo fondamentale. Lui, un po’ come me, ama pescare nella rosa ragazzi con forti motivazioni. Qui a Bergamo è stato avvantaggiato perchè c’è un ottimo settore giovanile, in cui ha trovato giocatori già ben preparati”.
Un giovane che sta facendo bene, tra i tanti, è Andrea Petagna: “Deve lavorare sulla lestezza in area di rigore. Ho la sensazione che non abbia la predisposizione al tiro forte o alla stoccata di testa. Anche se fa molto lavoro per la squadra. Comunque sta facendo un grande campionato, non a caso è cercato da grandi squadre”.
Il sogno europeo sembra ormai cosa fatta: “Direi di sì, prepariamco a vivere di nuovo questa grande avvenutura. Peccato solo che giocheremo lontano da Bergamo, anche se il Mapei stadium è un impianto che merita. I risultati delle milanesi ci stanno dando una mano, ma sono certo che ce l’avremmo fatta anche senza aiuti di altri. La squadra ha dimostrato di essere all’altezza e sta meritando questo traguardo”.
Guarda il video per l’intervista completa
commenta