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Il ricordo

Savoldelli su Scarponi: “Ironico e grintoso, una tragedia alla quale non posso credere”

L'ex ciclista bergamasco, nato a Clusone, professionista dal 1996 al 2008 e che vinse il Giro d'Italia nel 2002 e nel 2005, ricorda il collega scomparso a causa di un tragico incidente stradale

Un fulmine a ciel sereno. In effetti non poteva essere percepita altrimenti la notizia della morte improvvisa di Michele Scarponi, il ciclista di 37 anni investito mentre si allenava nei pressi del suo paese natale, Filottrano, in provincia di Ancona (LEGGI QUI).

Stando a quanto ricostruito, erano circa le 8 del mattino quando l’atleta si è scontrato frontalmente con un camion. Un normale allenamento che si è trasformato in tragedia, sotto lo sguardo attonito di decine di automobilisti che si sono subito resi conto della gravità della situazione. Il corridore, purtroppo, è deceduto sul colpo.

Professionista dal 2002, noto a tutti per le grandi doti di scalatore, aveva vinto il Giro d’Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador ed era stato appena promosso capitano della squadra kazaka per il prossimo Giro d’Italia dopo il forfait di Fabio Aru.

"Una persona estremamente solare, ironica e allo stesso tempo professionale". Lo ricorda così Paolo Savoldelli, ex ciclista bergamasco, nato a Clusone, professionista dal 1996 al 2008 che vinse il Giro d'Italia nel 2002 e nel 2005 e che proprio contro Scarponi gareggiò più volte. "Ci siamo parlati giusto pochi giorni fa - racconta Savoldelli -. Eravamo entrambi a Bolzano, in occasione del Giro delle Alpi. Gli avevo fatto i complimenti perché lui che è come il vino, più invecchia e più diventa buono. A 37 anni era ancora grintoso e in ottima forma".

I due si conoscevano bene: "Per noi ciclisti è una notizia doppiamente drammatica. Da un lato se ne va uno stimato collega, dall'altro ci rendiamo conto di essere appesi ad un filo e che nella vita può cambiare tutto da un giorno all'altro. È successo a lui, ma poteva succedere a chiunque. Il ciclista dopotutto ha solo un casco in testa, e se viene investito da una macchina il danno può essere irreparabile. Il dispiacere per quanto successo è davvero enorme".

Uno sgomento che unisce l'intero mondo del ciclismo. Scarponi, a soli 37 anni, lascia nel dolore la moglie e due gemelli piccoli.

"Non lo so, non ce la faccio! Non ho parole amico mio...", è il breve e drammatico tweet di Vincenzo Nibali, sincero amico prima che compagno di squadra di Michele Scarponi.

 

Tanta commozione anche nelle parole di Fabio Aru. "Tragedia infinita. Non esistono parole. Riposa in pace Amico mio", il tweet del compagno di squadra.

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