• Abbonati
Opinioni

“Gori sul referendum per l’autonomia? Dice tutto e il contrario di tutto”

Rocco Gargano, avvocato e fondatore dell’Associazione Micromega Bergamo, interviene sulle ultime dichiarazioni del sindaco di Bergamo in merito al referendum per l'autonomia della Lombardia

Leggo le ultime dichiarazioni di Giorgio Gori in merito al referendum voluto da Roberto Maroni per l’autonomia della Lombardia che si terrà a ottobre e mi convinco sempre più che la faccia tosta non ha un limite. In primo luogo Gori contesta a Maroni lo spreco di denaro (45 mln di euro) per far svolgere il referendum. È un vero peccato però che dimentichi che il Governo del suo mentore Renzi, pur di sabotare la partecipazione al referendum sulle trivelle, non consentì il suo accorpamento alle amministrative e impedì così di risparmiare oltre 300 milioni di euro. Oggi Gori si scopre oculato risparmiatore ma in occasione del mancato accorpamento non emise neppure un pigolio contro quella scellerata decisione. Perché??.

In secondo luogo Gori sostiene che il referendum sarebbe inutile in quanto «…quello dell’”autonomia rafforzata” è un obiettivo che appartiene alla cultura del centrosinistra, che nel 2001 ne introdusse la previsione in Costituzione. Siamo dunque i primi a sollecitarla… È come chiedere un mandato per suonare il citofono quando la porta è già aperta». Qui siamo alle comiche. Il Governo Renzi (di cui quello Gentiloni è la fotocopia ed emanazione), il PD e, naturalmente, il nostro ineffabile Giorgio Gori, fino a pochi mesi fa hanno fatto una campagna elettorale forsennata (e fortunatamente perdente) a favore di una controriforma costituzionale che di fatto inceneriva le autonomie regionali spogliandole di tutte le principali competenze legislative. Oggi invece scopriamo che il Nostro, il suo partito e il governo sarebbero addirittura a favore di una autonomia ancora maggiore rispetto a quella attuale (che però volevano sostanzialmente cancellare). A quale Gori dobbiamo credere? Al numero 1 centralista o al numero 2 autonomista?.

Conclusione: si può essere favorevoli o contrari allo svolgimento del referendum per una maggiore autonomia della Lombardia (io personalmente sono contrario, è più che sufficiente quella che già c’è), ma non si può, in perfetto stile berlusconiano, dire tutto e il contrario di tutto contando sul fatto che gli elettori abbiano la capacità di memoria di una formica. Se questo sarà il candidato Presidente del cosiddetto (molto cosiddetto) centrosinistra alle elezioni regionali, ci sarà da preoccuparsi davvero.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI