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Appunti & virgole

Col Sassuolo Atalanta bella solo a metà: senza le ali si fa fatica a prendere il volo fotogallery

I nerazzurri cercano di mettere il turbo solo nella ripresa, ma senza Spinazzola e Conti le occasioni non "fioccano" come sempre

Quello che non ho… sono tre punti in tasca.

Succede anche al Barcellona (appena sconfitto dal Malaga), figuriamoci se non può capitare all’Atalanta. Sinceramente: se qualcuno alla vigilia del campionato vi avesse detto che i nostri eroi dopo 31 giornate si sarebbero trovati a 59 punti, l’avreste preso per pazzo, no? D’accordo che l’effetto Leicester poteva anche essere contagioso, ma escluso che si potesse vincere il campionato, anche arrivare tanto in alto sembrava davvero molto più che un sogno. Invece…

C’era anche Neri Marcorè, sabato al Comunale, ad assistere ad Atalanta-Sassuolo. L’attore, comico, doppiatore, imitatore, a Bergamo riempie il “Donizetti” con il suo spettacolo (“Quello che non ho”) che, tra canzoni di De Andrè e citazioni di Pasolini, raccoglie applausi e consensi un po’ come l’Atalanta delle meraviglie. Almeno, quella che ci ha abituato tanto bene da farci sembrare quasi scontato o comunque normale un successo su un Sassuolo che aveva (e ha) quasi la metà dei punti conquistati dai nerazzurri e veniva da tre sconfitte consecutive.

Invece… L’Atalanta è stata bella, meravigliosa, entusiasmante ma solo a metà, cioè nel secondo tempo quando è riuscita a rimettere in sesto una partita che rischiava di diventare un replay del ko con l’Udinese, l’ultimo in casa (1-3) quattro mesi fa. A quel punto però, cioè a metà della ripresa, i nostri non avevano più molta benzina per riuscire a segnare il gol vincente. Colpa anche di un “figlio di Zingonia”, Andrea Consigli, 193 presenze in nerazzurro, che come un gatto è balzato su tutti i palloni, anche sui quasi-gol di Grassi e Caldara. Sì, Mattia il difensore goleador che ha tentato di farsi perdonare dopo l’errore del primo tempo, una gaffe pesante come e più di quella di Paletta, una settimana fa.

Capita anche ai migliori difensori. Ma a quel punto una partita considerata (quasi) facile è diventata tutta in salita. E l’Atalanta che era partita alla garibaldina (palo di Gomez) si è un po’ smarrita e innervosita, ha commesso più errori del solito, nell’impostazione, nell’ultimo passaggio e solo nel secondo tempo, col cuore soprattutto, si è ripresa quel punto che meritava e che comunque le assicura il quinto posto solitario, anche dopo Crotone-Inter.

Sapevamo che se non segna Gomez l’Atalanta non vince. Qualche volta ci hanno pensato gli altri, come a Napoli con doppietta di Caldara. Contro il Crotone aveva deciso Conti, che però col Sassuolo ha resistito un’ora ed è poi uscito per infortunio, come Spinazzola alla fine del primo tempo. E certo l’assenza dei due esterni ha pesato non poco.

Petagna si è un po’ incartato, non segna da Torino-Atalanta (1-1, 29 gennaio) e in casa addirittura da quel gol di rapina che ha steso il Napoli, il 2 ottobre. Ha fatto sette assist, è uomo squadra e non si discute, però sarà dura sabato a Roma, dove mancherà uno che finora non ha perso un colpo, giocato tutte le partite e segnato 14 gol, cioè il Papu. E rischiano anche Conti e Spinazzola, almeno rientrerà Kessie, obiettivo di mercato proprio della squadra di Spalletti. Gomez è stato infatti ammonito da Rizzoli, lo stesso arbitro che il 22 gennaio aveva concesso un rigore considerato discutibile (ma il fallo c’era) a Petagna, trasformato dal Papu. Rizzoli invece contro il Sassuolo ha fatto un passo indietro, ammonendo Petagna per simulazione…

Gasperini guarda avanti e non ci sta a vedere facce deluse: “Per me la nostra partita è stata bellissima, era difficile recuperare, altre squadre questa gara l’avrebbero persa. Chiaro che possiamo essere rammaricati perché nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa di troppo”. Di Francesco fa un assist all’Atalanta: “Ha un’impressionante forma fisica e mentale, poi le partite vanno giocate e… non sempre si vincono”.

Diamo i numeri? L’Atalanta ha subìto gol in casa dopo cinque giornate, era Atalanta-Empoli (2-1 il 20 dicembre), rimonta servita (stavolta no) dopo il gol nella ripresa al 6′ di Michelideze, al 29′ Kessie e al 94′ D’Alessandro. Ma quanto vi è mancata la vittoria? Il record assoluto di vittorie in casa è del 1947-48: 14. Ne mancherebbero ancora quattro, quelle che restano da giocare a Bergamo da qui alla fine. Arriveranno anche Juve e Milan, comunque proviamoci.

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