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La presentazione

Le opere di Dalì al castello di Pagazzano: il 13 aprile l’apertura della mostra fotogallery

Dopo Warhol, Dalì: il castello della Bassa ospiterà dal 13 aprile al 5 giugno la mostra sulla Divina Commedia firmata dal grande artista spagnolo

Un anno fa Andy Warhol, ora Salvador Dalì: il castello di Pagazzano si appresta ad ospitare un altro grande evento di arte firmato Fondazione Mazzoleni. Cento xilografie originali ed autografe del grande artista spagnolo, raccolte ed esposte nella sala Capriate. Le opere, di proprietà proprio della Fondazione Mazzoleni, riguardano tutte il capolavoro dantesco per eccellenza, la Divina Commedia.

“Saranno esposte le cento xilografie acquerellate che narrano tramite immagini le tre cantiche dantesche – spiega il presidente dell’omonima fondazione Mario Mazzoleni -. Il titolo dell’esposizione sarà ‘La Divina Commedia interpretata da Dalì’, e si tratta di un’iniziativa resa possibile anche dall’intraprendenza del Comune di Pagazzano, sempre propositivo quando si tratta di collaborare per promuovere la cultura. Io, poi, dico sempre che per fare arte non servono per forza grandissimi spazi o grosse città, basta la buona volontà”.

L’ingresso alla mostra costerà 5 euro (3 euro il ridotto) e l’intero ricavato verrà destinato alla ristrutturazione della seconda ala del castello del paese: “Un gioiello della nostra provincia che meriterebbe di essere riscoperto una volta ancora – commenta Mazzoleni -. La nostra speranza è che intere famiglie possano visitare la mostra per passare un sabato o una domenica diverse dalle altre”.

Dalì creò questi capolavori nel suo periodo illustrativo migliore e lavorò per quasi nove anni alla realizzazione dei cento acquerelli. In seguito all’esposizione al Musée Galliera di Parigi nel 1960, furono trasposti in altrettante xilografie che lo stesso maestro surrealista firmò di pugno. La fotografia del momento della firma di Dalì e la lettera di cessione della cartella completa delle 100 opere saranno esposte all’interno della mostra di Pagazzano.

Sarà possibile visitare la mostra in apertura serale il giovedì e venerdì dalle 20 alle 23 e nel weekend dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. La mostra resterà aperta anche il 17 aprile (Pasquetta),  il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Il costo del biglietto sarà di 5 euro, 3 euro il ridotto per scolaresche, studenti, universitari e over 70, famiglie e giovani dai 19 ai 25 anni compiuti (non studenti). Ogni giovedì, su prenotazione, sarà possibile godere anche di una cena a tema mostra all’interno del Convento dei Neveri di Bariano.

Dalì

La Fondazione Mazzoleni, che oltre allo spazio espositivo di Alzano Lombardo opera anche in Sardegna (al Forte Village Resort e all’Hotel Romazzino di Porto Cervo), a Siena, a Venezia e a Lugano, sta proseguendo spedita col suo lavoro sul territorio italiano e svizzero che nel 2016 l’ha vista proporre al mondo dell’arte e della cultura ben 246 artisti e 1980 opere: “L’attività della Fondazione è nata con le collezioni accumulate da mio nonno e da mio padre – spiega ancora Mazzoleni -. Io sono critico e storico dell’arte laureato all’Accademia delle Belle Arti di Brera: dai più sono conosciuto per aver arbitrato in serie A e in serie B, ma in realtà il mio lavoro è sempre stato questo”.

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