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Il percorso

“A corpo nudo”: a Bergamo un laboratorio per accettarsi tramite la nudità

Ogni due martedì al mese l'associazione Movimento ospita un percorso olistico che unisce naturismo, meditazione, danza movimento, aperto a uomini e donne: prossimo appuntamento martedì 4 aprile.

Sdoganare il corpo senza più tabù e maschere, in nudità. I filosofi greci usarono il termine gimnosofisti, i “sapienti nudi” per descrivere gli yogin indiani che Alessandro Magno incontrò durante la campagna in India. Antesignani del naturismo, questi saggi chiamati anche “naga sadhus”, proponevano una filosofia che ritornò anche in epoca paleocristiana con gli Adamiti: purificare il corpo nella nudità e nelle pratiche olistiche.

A Bergamo, esperienza quasi unica nel nord Italia, c’è uno spazio protetto per sperimentare la nudità come via per l’accettazione di sé. L’iniziativa non ha velleità terapeutiche ma è di fatto un momento di animazione del benessere nella nudità integrale.

Ogni due martedì al mese, alle 21, l’associazione Movimento (nata per divulgare le biodiscipline) ospita un percorso olistico che unisce naturismo, meditazione, danza movimento, aperto a uomini e donne. Un’opportunità per chi pratica naturismo o per chi voglia avvicinarvisi per la prima volta. “Scoprendosi”, e non solo in senso tessile. Le lezioni sono condotte da insegnanti di biodiscipline.

Il laboratorio è frequentato da allievi e allieve (mediamente in gruppi di dieci persone) che provengono anche da fuori provincia. Alla nudità si arriva gradualmente durante le lezioni: il liberarsi dai vestiti diventa un vero rituale. Poi, di volta in volta, gli allievi sono chiamati a lavorare sul corpo che danza, sul respiro, sui movimenti consapevoli, sul contatto anche attraverso pratiche di massaggio istintivo, sedute di mangiare zen in nudità e altro ancora.

“Il naturismo è una delle tante vie verso il Benessere della persona, c’è chi fa anche sport in versione naturista – dice Loretta Prussiani, presidente della associazione sportivo dilettantistica Movimento – Ecco perché ospitiamo questi laboratori serali e anche pomeridiani. E’ un servizio che diamo ai nostri soci. La nudità permette anche di osservare meglio il corpo dell’allievo, aiutandolo a correggere le posture. Il ciclo di incontri è anche per chi vuole esplorare la libertà di andare senza vestiti, accettare anche le cosiddette imperfezioni del corpo senza vergognarsene. I riscontri di chi partecipa a questo percorso sono tutti documentati: c’è chi ha ritrovato un maggiore equilibrio, chi sta un po’ più in pace con se stesso, chi vive più consapevolmente il proprio corpo e chi ancora ha trovato amici con cui condividere questo meraviglioso e audace percorso. Il nudo può aumentare il legame con il prossimo. Essere nudi di fronte a qualcuno significa mettersi in mostra per quello che si è, con pregi e difetti, senza possibilità di mascherarli. Significa tener testa a chi può deriderci (specie se non si ha un fisico perfetto) o accusare (se non capisce il senso della nudità). Il valore di una persona non dipende da fattori estetici: il valore di una persona non si misura in centimetri!”.

Come sosteneva Élisée Réclus, fondatore del vegetarismo alimentare, “la pelle riprende la sua vitalità quando è liberamente esposta all’aria, alla luce e agli agenti esterni e diventa più leggera e resistente, e non impallidisce. La traspirazione non è più impedita e la vita diventa più attiva”.

Il prossimo laboratorio è martedì 4 aprile alle 21, in via Longuelo 146, a Bergamo.

Per informazioni e iscrizioni 333.6055949.

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