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La testimonianza

Papa Francesco, a Milano: “Vi racconto la mia giornata tra i volontari della protezione civile”

Camilla Falchetti, classe '96, fa parte dei volontari della protezione civile del Comune di Caravaggio e ha dato il suo contributo in occasione della visita di Papa Francesco a Milano di venerdì 25 marzo. Ci racconta le emozioni provate

Nella giornata di venerdì 25 marzo 2017 Papa Francesco si è recato in visita pastorale a Milano. Molti sono stati i fedeli giunti da tutta la Lombardia per incontrarlo, prima a Milano e poi a Monza dove ha celebrato la messa.

Moltissimi sono stati anche i volontari di protezione civile mobilitati per l’occasione. Quelli coordinati dalla provincia di Bergamo, in particolare, sono stati distribuiti su due turni, uno la mattina ed uno il pomeriggio. Anche il gruppo comunale di Caravaggio, di cui anch’io sono membro, ha preso parte al servizio. A esso è stato affidato il presidio della parte finale di via XXII marzo a Milano lungo il percorso del corteo papale per il suo rientro in aeroporto. Vi erano anche altri gruppi dei comuni della provincia di Bergamo cui è stata affidata la restante parte della via fino a piazza Cinque Giornate.

Il turno pomeridiano è iniziato alle 17. Prima di iniziare il servizio, verso le 16, i vari gruppi di protezione civile si sono trovati in piazza Cinque Giornate per discutere e pianificare i dettagli dell’organizzazione. Successivamente i capisquadra dei vari gruppi comunali hanno attuato un sopralluogo della zona, dopodiché, ritornati alla base, hanno provveduto ad assegnare gli incarichi. Le strade dovevano essere chiuse circa un’ora prima del previsto passaggio del Papa, ma si è provveduto, di fatto, a chiuderle solo mezz’ora prima essendo l’orario di punta.

All’inizio molti curiosi hanno iniziato a chiedere se il Papa sarebbe ripassato da quella via, infatti il Santo Padre aveva già percorso quell’itinerario la mattina, per giungere in piazza Duomo e recitare l’angelus. Sono state ore intense in cui bisognava giostrarsi tra la gente che chiedeva informazioni e quella che doveva prendere i mezzi, i quali, a partire da una data ora, non usufruivano più della corsia preferenziale, ma di quella normalmente riservata alle vetture private. Essendo poi in ritardo il corteo papale, si è faticato non poco a contenere la gente impaziente che cercava di scavalcare a ogni auto e moto della polizia che passava a sirene spiegate.

La gente, infatti, credeva che stesse per passare il Santo Padre da un momento all’altro. Il servizio è terminato alle 19.15 circa quando il corteo papale è passato, in modo quasi anonimo, tra due ali di folla festosa, per andare a prendere il volo che lo avrebbe riportato a Roma. Papa Francesco, passando, ha rivolto a tutti sorrisi e saluti. Il servizio è stato ben organizzato e non si sono avuti particolari intoppi anche se, specialmente nella sua fase iniziale, è risultato un po’ confusionario. Terminato il passaggio del Santo Padre il servizio dei volontari di protezione civile si è concluso, ma prima di tornare ai rispettivi comuni, tutti i volontari sono rientrati alla base per un breve briefing conclusivo.

Nel complesso è stata una giornata tranquilla e, malgrado la stanchezza dovuta alle ore passate in piedi, rimarrà vivo, in tutti noi, il ricordo e la soddisfazione data dalle persone che ci hanno ringraziato per il servizio svolto. A me, inoltre, rimarrà un po’ di orgoglio per aver contribuito, sebbene nel mio piccolo, alla buona riuscita della giornata.

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