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Carabinieri

Spacciava hashish e cocaina, i clienti la chiamavano “Zia”: arrestata 43enne

I militari hanno ricostruito complessivamente centinaia di episodi di spaccio tra il dicembre 2016 ed il gennaio 2017: sono scattate le manette

È stata arrestata su ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio continuato di sostanze stupefacenti la marocchina 43enne, già precedentemente arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio lo scorso febbraio, a Brembate, con un etto di hashish nascosto nel reggiseno e trovata in possesso di tre banconote false.

La donna era stata condannata dal Tribunale di Bergamo ad un anno e quattro mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Dopo quell’arresto in flagranza di reato operato dagli investigatori dell’Arma, sono partiti gli approfondimenti del caso riuscendo così a ricostruire la fitta rete di spaccio “su piazza” messa in piedi dalla magrebina, in prevalenza nel Comune di Treviglio, ma anche nei territori di Calvenzano, Caravaggio, Dalmine e Fornovo San Giovanni.

Nota come la “zia” da molti degli acquirenti di droga, tutti italiani e di estrazioni sociali diverse, i militari hanno ricostruito complessivamente centinaia di episodi di spaccio tra il dicembre 2016 ed il gennaio 2017. Si tratta di cessioni di hashish e cocaina che avvenivano su richiesta in prevalenza telefonica da parte degli acquirenti che, sovente, incontravano la loro fornitrice anche all’interno di bar e di sale giochi, oltre che sulla via pubblica.

Attraverso la certosina attività investigativa sviluppata dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio, sono stati raccolti plurimi elementi di colpevolezza a carico della donna, al punto tale da far emettere a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del GIP del Tribunale di Bergamo. Rintracciata nella giornata di sabato 25 marzo, la donna è stata arrestata e portata in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni sarà sottoposta ad interrogatorio di garanzia da parte dei Giudice.

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