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Cinema

Addio a Er Monnezza, è morto a Miami Tomas Milian

È morto a Miami Tomas Milian, l'attore nato nel piccolo villaggio cubano di Marianao, nei pressi de L'Avana, il 3 marzo 1933.

È morto a Miami Tomas Milian, l’attore nato nel piccolo villaggio cubano di Marianao, nei pressi de L’Avana, il 3 marzo 1933. Viveva da molti anni negli Usa ma era noto sopratutto in Italia dove, nonostante avesse lavorato con autori come Lattuada, Visconti o Maselli, era celebre soprattutto per la sua partecipazione in western e nei film polizieschi dove impersonava l’ispettore Nico Giraldi e il poco onesto quanto romanissimo Sergio Marazzi, detto Er Monnezza. Nel 2014 a Roma aveva ricevuto il Marc’Aurelio d’oro durante il festival di Roma dove era stato presentata

Il ruolo del Monnezza lo ha reso il beniamino del cinema poliziesco anni ’70 e, in generale, icona della romanità per l’immaginario collettivo.

Figlio di un generale dell’esercito del dittatore Machado (venne messo in prigione e poi in manicomio quando rovesciato da Batista), il piccolo Tomas è cresciuto senza padre fin dall’età di cinque anni e poi, una volta che il padre venne reintegrato, tra i due si creò un rapporto teso, molto difficile condizionato dalla severità del padre e culminato con il dramma del suicidio del padre di fronte a Tomas solo dodicenne. Forse per allontanarsi dai ricordi dolorosi, Tomas cercò rifugio a Miami nel 1955, dove iniziò a studiare inglese e pittura e dove sognava di diventare attore sulle orme del suo mito James Dean. Da Miami a New York dove riuscì a entrare nel famoso Actors’ Studio di Elia Kazan e Lee Strasberg e dove cominciò a lavorare nei teatri off di Broadway.

Il teatro è l’occasione per Tomas che venne notato da Jean Cocteau e Giancarlo Menotti che gli proposero di venire in Italia, a Spoleto, per il Festival dei Due Mondi, dove si fece conoscere recitando in una pantomima di Franco Zeffirelli intitolata Il Poeta e la Musa. La prima apparizione cinematografica per Milian è nei film di Mauro Bolognini, prima La notte brava poi Il bell’Antonio. Poi seguirono altri film con maestri del calibro di Luchino Visconti (Il lavoro, un episodio di Boccaccio ‘70) e Valerio Zurlini (Le soldatesse), prima di passare allo spaghetti-western, genere che lo rese sempre più popolare presso il grande pubblico.

Appartengono a questo periodo film come Corri, uomo, corri di Sollima e, soprattutto, Vamos a matar, companeros di Corbucci. Negli stessi anni Tomas Milian girò anche alcuni polizieschi (Banditi a Milano di Lizzani) e il cult horror Non si sevizia un paperino di Fulci.

Del 1976 è invce il film Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi, dove apparve per la prima volta il personaggio destinato a dargli enorme popolarità: Sergio Marrazzi detto ‘er Monnezza’, un insolito ladro nemico della violenza.

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