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Cosa vuol dir sono una donna ormai? L’8 marzo per questo mistero senza fine

Così tante definizioni per la parola Donna, eppure è ancora così complesso dare una spiegazione convincente su che cosa vuol dire essere una donna. Lucia Cappelluzzo, classe 1994, ci riflette in occasione delle festa a loro dedicata. Auguri a tutte le donne!

“Donna, donna dimmi, cosa vuol dir essere una donna ormai?”

Anni fa, agli albori di Facebook e dei primi post pubblicati – di cui Mark Zuckerberg ci fa puntualmente vergognare nella sezione “Accade oggi” – avevo postato la “Canzone del Sole” del grande Lucio, proprio nel momento in cui iniziavo a chiedermi cosa significasse “essere una donna ormai”. Un mio compagno di classe, in maniera ingenua e scherzosa, aveva commentato scrivendo: “Significa che non sei uomo”. Insomma, magari fosse così semplice; anzi, oggi è ancora più complicato con tutte le teorie gender che ci pongono sempre più domande sulla sessualità e sulla nostra identità sessuale.

Trascorsi gli anni, dopo le “tante braccia che ti hanno stretto per diventar quel che sei”, mi continuo a chiedere che cosa significhi essere donna, specialmente nel giorno dedicato alla loro (nostra) festa. Così, come mi hanno da sempre abituato gli anni di studio, ho fatto una piccola ricerca sulle definizioni di donna, per cercare di capirci, forse, un po’ di più.

Un incantesimo risalente al IX secolo d.C. recita, riferendosi alle donne: “Un arco cigolante, una fiamma rovente, marea di reflusso, ghiaccio fresco, un serpente insinuante, la lusinga di una strega.”

Affascinante come definizione, no? Eppure c’è sempre quell’alone demoniaco che aleggia nel tentare di dare una definizione alla Donna. Una paura atavica nei confronti di questo essere che ha accompagnato per secoli e secoli gli uomini (di sesso maschile, intendo): d’altronde anche Lucio afferma che quella ragazzina dalle bionde trecce e gli occhi azzurri gli “faceva paura oramai” che era diventata donna.

La mia definizione preferita è di certo quella di Lella Costa: “Vanta un’etimologia assai nobile e promettente (domina, nientemeno) totalmente mistificata e tradita nel corso dei secoli. Portatrice di vita, un tempo adorata come divinità, grazie a una sistematica quanto accorta operazione di marketing la donna è diventata sinonimo di molte cose, ma mai di essere superiore. Ci è voluto un Concilio per attribuirle un’anima e parecchi altri secoli per concederle il diritto di voto. Sinonimo di danno, spesso associata al demonio e alle costole altrui, gioia mai dissociata dal dolore, mistero senza fine bello, non è abilitata al plurale in presenza anche di un unico maschio. E pensare che il cromosoma Y, quello maschile, sta perdendo i pezzi, mentre il cromosoma X, quello femminile, se si guasta si ripara da solo. Mistero senza fine, appunto.”

Un vero mistero senza fine. “L’animale più discusso dell’universo”, come ha detto la scrittrice inglese Virginia Woolf, che dovrebbe avere “una stanza tutta per sé.”

Cosa ne dite, può bastare?
Io non credo. Io sono una donna adesso, nel 2017, e qualcuno deve ancora darmi una spiegazione convincente su che cosa vuol dire essere una donna.

Una donna deve essere una madre premurosa, ma severa; una moglie dolce e affettuosa, ma “con le palle”, per non permettere a nessuno di calpestarla; una figlia amante della famiglia e della casa, ma che deve conquistare la sua autonomia e indipendenza, perché “se poi non va bene con l’uomo che hai scelto, cosa fai?”; una donna in carriera e impegnata, ma anche madre, e nonna, presente e attenta ai figli e ai nipoti; coraggiosa e ribelle, ma anche remissiva e paziente.

Insomma, saper essere una donna ai giorni nostri è davvero un mistero (impegno) senza fine. Neanche le principesse Disney sanno più che modello di donna trasmettere: diventano sì sempre più autonome e indipendenti, ma all’amore, beh, all’amore non rinunciano mai. Si pensi all’amore tra le sorelle Elsa e Anna, tra mamma e figlia in The Brave o tra nonna e nipote nel più recente Oceania.

M'illumino di meno 2017

Credo, quindi, di essere arrivata alla conclusione che sia l’Amore la vera forza che si cela dentro ogni donna e il significato profondo dell’essere donna che nessun uomo potrà mai capire.
Una fonte di amore forte, incondizionato, pazzo, furioso, radicato nel sangue, che rende così speciale un essere tanto complicato.

E, come direbbe Oriana Fallaci, “essere donna è così affascinante: è un’avventura, una sfida che non annoia mai. Se sarai donna avrai da batterti e spesso perderai, ma non dovrai scoraggiarti. Batterti è più bello che vincere. Viaggiare è più divertente che arrivare.”

Auguri a tutti i misteri senza fine, a tutte le fiamme roventi, a tutti i serpenti insinuanti, a tutte le dee. Semplicemente, a tutte le donne!

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