Venerdì 24 febbraio Bergamo ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno” proposta dal programma Caterpillar di Rai Radio 2.
La luce elettrica è stata spenta lungo le vie del centro di Città Alta per un’ora, dalle 21.45 alle 22.45 e sono state accese più di mille candele, creando così uno scenario molto suggestivo. A questa proposta non ha preso parte solo la città di Bergamo, ma anche moltissimi comuni in Italia e privati cittadini in tutto il mondo.
La campagna viene promossa da tredici anni dalla trasmissione radiofonica Caterpillar che va in onda sulle frequenze di Radio 2 e che si occupa soprattutto di attualità e di satira politica, ma anche di tematiche ambientali. Da ci , nel 2005 nasce la giornata nazionale del risparmio energetico “M’illumino di Meno”, che nel 2007 diventa internazionale e che si propone di dimostrare che è possibile diminuire l’inquinamento luminoso senza cambiare lo stile di vita o limitare il benessere dei cittadini.
Esso consiste nell’alterare la luce naturale immettendo nell’ambiente notturno un’eccessiva quantità luce artificiale. Questo fenomeno ha gravi ripercussioni su tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo: può infatti turbare il ritmo biologico delle piante e le loro funzioni vitali, come la fotosintesi clorofilliana, mentre, per quanto riguarda gli animali, può interferire nella migrazione degli uccelli e nella riproduzione, sopratutto per i rettili.
Anche nei nostri confronti questa forma di inquinamento produce effetti negativi. La luce dispersa nell’ambiente illumina le particelle sospese nell’atmosfera e le stesse molecole che la compongono: si viene così a creare uno schermo luminoso che nasconde gli astri, alterando il nostro rapporto con l’ambiente in cui viviamo, l’Universo. Il problema è grave perché è in gioco la percezione del “mondo” attorno a noi, sul quale il cielo stellato costituisce la nostra unica “finestra” disponibile. L’inquinamento luminoso sta crescendo in modo esponenziale e con esso la luminosità del cielo: dagli anni settanta ad oggi la luminosità artificiale del cielo è più che quadruplicata.
Ma questo fenomeno è limitabile: infatti occorrerebbe semplicemente minimizzare l’uso spropositato di apparecchi che emettono luce elettrica non necessaria.
Il problema è molto sottovalutato e un’occasione per aiutare l’ambiente è stata partecipare all’evento di venerdì, durante il quale abbiamo fatto alcune domande a passanti e ristoratori.
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