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Alleanza Val Cavallina-Basso Sebino tra privati, non profit e aziende

Oltre 700 dipendenti per una rete di imprese che ne raccoglie 17, tra privato sociale, amministrazione pubblica e aziende artigiane

Saranno oltre 700 dipendenti, per una rete di imprese che al momento ne raccoglie 17, tra privato sociale, amministrazione pubblica e aziende artigiane: sono i numeri di partenza dell’Alleanza Val Cavallina e Basso Sebino, rete territoriale di conciliazione costituita a seguito del Decreto Regionale 1081 del 2013, che promuoveva la “Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione”.

Assegnataria di un contributo sul progetto “Networking: fare sistema per sostenere la famiglia che cura”, l’Alleanza, con l’intento di contribuire al benessere sociale e familiare, si è attivata nella sperimentazione, con i lavoratori delle cooperative aderenti, di un sistema di welfare innovativo, permettendo ai lavoratori di fruire dei servizi di welfare previsti dal progetto, sostenendo il potenziamento della rete sociale ed educativa dei due Ambiti Territoriali, consolidando la logica di welfare aziendale e interaziendale che possa sostenere sempre più nel tempo la conciliazione famiglia – lavoro rispondendo anche a nuovi bisogni. Non ultimo intende promuovere la valorizzazione e il sostegno dei produttori locali, filiera corta e km 0, e lo sviluppo della cultura della sobrietà e del consumo critico.

La Val Cavallina, nel campo del sociale, ha una tradizione significativa, centrata sulla dimensione di gestione associativa dei servizi sociali e suk coinvolgimento dei diversi attori attivi sul territorio.

Negli ultimi due anni, “l’alleanza locale di conciliazione ha coltivato le relazioni tra le realtà di val Cavallina e basso Sebino e elaborato progetti per “sostenere la famiglia che cura”, un progetto capace di coinvolgere oltre 450 lavoratori e utilizzare 125.000 euro di fondi regionali per garantire una serie di azioni e prestazioni sociali, sanitarie e educative. In pratica, qui si è realizzato il primo esempio di accordo sul territorio con i crismi del Decreto reginale e della delibera ASL che istituiva le reti territoriali.

Adesso, e cioè con il prossimo biennio, i “padri costituenti” dell’alleanza intendono proseguire con l’Alleanza, diventando ancor di più esempio e stimolo per analoghe esperienze nel resto della provincia, con un modello funzionale alla pratica della concoliazione nelle piccole e medie imprese.

Gli ambiti territoriali di Val Cavallina e Basso Sebino, CGIL CISL UIL, LegaCoop e ConfoCooperative, le realtà sociali coinvolte (Cantiere, Battello, Dolce, Aliante, Innesto, Patronato San Vincenzo, Città del Sole, Associazione Formazione Professionale San Vincenzo, Fondazione Cavellas, Val Cavallina Srl), e da oggi ConfArtigianato Imprese hanno sottoscritto il Patto, augurandosi innanzitutto, possibili future adesioni di imprese profit e non profit, oltre che di amministrazioni pubbliche.

Nella fascia di provincia che costeggia i due laghi bergamaschi, gli enti pionieri si accordano per attuare e sostenere politiche di welfare aziendale e misure o interventi che favoriscano i dipendenti delle aziende coinvolte nell’equilibrio dei tempi di vita e lavoro.

Gli obiettivi principali sono quelli di creare nei luoghi di lavoro un clima ottimale di benessere organizzativo.
“Con il progetto Networking – hanno detto Luciano Trapletti, presidente del Consorzio Servizi Val Cavallina, Giacomo Meloni, segretario CISL per la componente sindacale, e Lodovico Patelli, di Legacoop Bergamo – l’Alleanza si pone l’obiettivo di garantire ai dipendenti delle imprese aderenti operanti nei Ambiti Territoriali Val Cavallina e Basso Sebino una serie di prestazioni sociali ed educative che facilitino la conciliazione dei tempi di cura familiare con gli impegni lavorativi, estendendo il welfare anche nelle piccole realtà, costruendo reti di impresa”.
Tra queste, l’asilo nido, il micronido o i nidi famiglia e servizi per l’infanzia; le scuole dell’infanzia, le mense scolastiche, cre, baby cre; servizi di assistenza domiciliare; spazi educativo/aggregativi ed extra scolastici; centri diurni per minori, per anziani o disabili; assistenti familiari, assistenti all’infanzia (baby sitter), badanti; maggiordomo aziendale e spesa al domicilio; piattaforma di e-commerce.

Fulcro del sistema, la Piattaforma “AtC56W”, con cui si mettono a disposizione, in un unico “negozio on-line”, prodotti e servizi consentendo la connessione tra i dipendenti delle imprese aderenti presenti in valle con una piattaforma per l’erogazione e la conseguente acquisizione di servizi certificati come sostenibili dal punto di vista ambientale, territoriale e sociale, con l’obiettivo specifico di far fronte sia ai bisogni quotidiani, sia alle emergenze che possono mettere in difficoltà i lavoratori della valle nella gestione degli equilibri tra esigenze personali e familiari e impegni lavorativi.

La piattaforma web è attivata attraverso l’erogazione di voucher destinati ai lavoratori per rispondere a bisogni di conciliazione famiglia-lavoro ma, avviata la sperimentazione, la piattaforma evolverà espandendosi ed incrementando nel tempo sia in relazione al target di utenti potenzialmente beneficiari sia offrendo nuovi servizi, anche in relazione a novità legislative, realizzando e ampliando le convenzioni con nuovi fornitori-partner.

La piattaforma permetterà agli utenti iscritti di scegliere liberamente tra i servizi offerti, offrendo una molteplicità di attività per la cura e il benessere del lavoratore e della sua famiglia.

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