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L'arresto

Telefona alla fidanzata: intercettato il latitante della banda di rapinatori violenti video

È stato arrestato Mirko Vacante, 32enne residente a Lallio, il quarto componente della banda smantellata lo scorso 27 gennaio dagli uomini della squadra mobile

Tradito da una telefonata alla propria fidanzata. È stato intercettato e arrestato nella serata di mercoledì 15 febbraio Mirko Vacante, 32enne residente a Lallio, il quarto componente della banda specializzata in rapine a bar e negozi di città e provincia, smantellata lo scorso 27 gennaio dagli uomini della squadra mobile della questura di Bergamo, coordinati dal commissario Giorgio Grasso, in un’operazione congiunta con i colleghi di Milano e diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo Davide Palmieri.

Vacante, pregiudicato e già agli arresti domiciliari, era riuscito a fuggire prima dell’arrivo degli agenti per l’arresto su ordinanza del giudice delle indagini preliminari Federica Gaudino ed era latitante.

In queste tre settimane si era spostato spesso per non farsi trovare. È stato rintracciato a Mozzo, all’interno dell’abitazione di un conoscente di famiglia, B.R., 45 anni, anch’esso finito in carcere per favoreggiamento. Vacante è stato intercettato grazie alla telefonata alla fidanzata ma anche all’attività di indagine degli uomini della Mobile, che hanno pedinato pure il padre: l’uomo, si era recato in aeroporto a prendere un avvocato dalla Sicilia e lo aveva portato nell’appartamento di Mozzo, probabilmente per convincere il figlio a costituirsi.

VACANTE MIRKO

Mirko Vacante, 32 anni

Secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, il 32enne aveva creato un clan con altri tre soggetti, tra cui i suoi due fratelli Ivano e Samuele, 34 e 38 anni, residenti a Dalmine, e Maurizio Foti, 46enne che abita a Milano. I quattro malviventi, tutti originari della provincia di Siracusa, sarebbero responsabili a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di rapina e porto abusivo d’armi.

I tre erano già stati invece arrestati e rinchiusi nel carcere di via Gleno.

Nove i violenti colpi messi a segno dalla banda tra settembre e novembre dello scorso anno ai danni di esercizi commerciali.

Un lungo elenco di rapine che inizia con quella alla tabaccheria Benaglia di Bergamo, la sera dell’8 settembre, al bar tabaccheria Le Chuck bar Brembo di Dalmine nella sera del 14 settembre, nel negozio articoli per animali Arcaplanet di Lallio la sera del 23 settembre, all0albergo Art Hotel di Stezzano, la mattina del 24 settembre, nella sala slot VLT Izi Play di Bergamo, la notte del 27 settembre, nell’officina meccanica Elettrauto Boselli di Dalmine, la sera del 2 novembre, al distributore di carburante Connex di Dalmine, la mattina del 9 novembre, nel locale I sette nani di Treviolo, la notte del 12 novembre e nella tabaccheria Brugali di Dalmine, la sera del 18 novembre.

Grasso questura polizia

L’indagine era partita dalle testimonianze di alcune vittime, che dopo la rapina subita avevano visto fuggire un’Audi, risultata intestata a uno dei quattro, tutti sposati e con figli. Fondamentali anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, che mostrano anche la violenza della banda. I malviventi, tutti pregiudicati per droga e rapine, sono stati poi riconosciuti grazie alle foto in archivio. Per i colpi utilizzavano pistole scacciacani modificate e quindi in grado anche di ferire.

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